Caro-scuola, UNC: aumenti dell’1% sulle mense e dell’1,2% sui libri
Lunedì prossimo ricomincia l’anno scolastico nella maggior parte delle regioni italiane, mentre altre inizieranno il 14 e il 15 settembre. Come di consueto non possono mancare le stime delle Associazioni dei consumatori sul caro-scuola. Secondo i dati dell’Unione Nazionale Consumatori, l’aumento congiunturale è meno elevato degli anni precedenti, ad eccezione delle mense scolastiche che segnano un +1%, raddoppiando l’aumento dell’anno scorso e registrando il record dal 2011 ad oggi.
I rincari maggiori sono per la Scuola dell’infanzia e per l’Istruzione primaria che registrano entrambe un +1,5%. “Nonostante la crisi e la deflazione, le spese scolastiche aumentano, approfittando del fatto che sono obbligate per le famiglie” afferma Massimiliano Dona, Segretario dell’UNC. I prezzi dei libri scolastici registrano, invece, un aumento dell’1,2% rispetto ad agosto 2016. “Il rialzo può sembrare non particolarmente elevato, ma in realtà è un rincaro decisamente eccessivo se si considera che è relativo ad un solo mese e che l’Italia in agosto era ancora in deflazione” afferma Massimiliano Dona, Segretario dell’UNC.
Di seguito i consigli dell’Unione Nazionale Consumatori per risparmiare sull’acquisto dei libri e sul corredo.
CONSIGLI PER RISPARMIARE SULL’ACQUISTO DEI LIBRI
- Nuove edizioni. I genitori verifichino, prima dell’acquisto, se l’edizione “nuova” è realmente tale.
- Usato. Acquistate libri usati. Preferibile farlo direttamente da altri studenti. Si risparmia fino al 50% del prezzo di copertina. Altrimenti li trovate nelle bancarelle, in alcune librerie e ora anche presso alcuni catene della grande distribuzione (di solito si riceve un buono spesa pari al 30% del prezzo di copertina).
- E-commerce. Acquistare i libri on line può convenire rispetto alla libreria tradizionale, anche fino al 15% sul prezzo di copertina.
- Tablet. Si ai libri in formato digitale, scaricati sul tablet o sul computer. Leggere libri direttamente sul tablet alleggerisce sia la spesa che lo zaino dei ragazzi. Attenti, però, se decidete di stamparli in proprio: i costi potrebbero essere superiori al vecchio e tradizionale acquisto. Non tutte le scuole e gli insegnanti, poi, consentono di portare il tablet in classe. Quindi, verificate prima di procedere.
- Scambi tra studenti. Si agli scambi di libri. Le scuole dovrebbero favorire lo scambio diretto tra studenti consentendo nelle bacheche l’affissione di annunci e organizzando specifiche iniziative.
- Sharing economy. Oltre a scambiarsi libri, si può condividere lo stesso testo con altri. Oltre a risparmiare, si educano i giovani all’economia della condivisione. Si può, ad esempio, acquistare un solo libro e poi dividerlo con il compagno di banco o con il compagno di classe con il quale si fanno solitamente i compiti.
- Biblioteche. Chiedete che nella biblioteca della scuola o del comune ci siano in abbondanza i libri di testo, in modo da poter ricorrere a prestiti a domicilio. Ideale è il comodato d’uso: gli studenti tengono il libro per tutto l’anno e si impegnano a restituirlo in buone condizioni.
- Acquisti all’ingrosso. Alcune scuole acquistano i libri di testo per conto di tutti gli studenti, in modo da risparmiare sull’acquisto grazie al grande quantitativo e all’ordinativo all’ingrosso.
- Libri a cura dei professori. In alcune scuole i professori fanno dispense gratuite per gli studenti. Iniziativa lodevole che si spera si diffonda.
- Grande distribuzione. Anche presso gli ipermercati è possibile acquistare libri scolastici, risparmiando rispetto alla cartolibreria. Di solito è il 15% sul prezzo di copertina o il 20%, ma in buoni acquisto.
CONSIGLI PER RISPARMIARE SULL’ACQUISTO DEL CORREDO SCOLASTICO
- Non guardate la pubblicità e non inseguite le mode. Insegnate ai ragazzi a non seguire necessariamente la moda del momento e a non farsi condizionare dalla pubblicità. Non inseguendo le mode, per il corredo potreste spendere il 40% in meno, acquistando prodotti di identica qualità. Basta non comperare gli articoli legati ai personaggi dei cartoni animati, rinunciare allo zaino dei beniamini o all’astuccio visto in tv. Provate a renderli liberi dal mercato pubblicitario o cercate, almeno, un compromesso.
- Grande distribuzione. Andateci con la lista di quello che serve! Negli ipermercati si può arrivare a risparmiare fino al 30% rispetto al corredo acquistato in cartolibreria se la catena decide di usare i prodotti scolastici come prodotti civetta, ossia vendendoli sottocosto e contando sul fatto che poi acquisterete anche tutto il resto, non scontato. Approfittatene, quindi, ma acquistate solo i prodotti realmente in offerta! Poi cambiate negozio. Il rischio dei grandi punti vendita è di acquistare anche quello che non vi serve, vanificando il risparmio. Andate, quindi, con la lista dettagliata della spesa fatta razionalmente a casa e obbligatevi a rispettarla. Se, infatti, acquistate decidendo quello che vi serve mentre osservate i prodotti esposti sugli scaffali e girate tra le corsie, sarete in balia del centro commerciale. Negli ipermercati, comunque, è difficile avere consigli sulla bontà della merce: per i prodotti più tecnici, quindi, può essere un problema.
- Aspettate. Non fatevi prendere dall’ansia del tutto e subito. Non è obbligatorio acquistare subito tutto quello che servirà durante l’intero anno scolastico. Le scorte di quaderni e penne si possono fare se sono in offerta, altrimenti meglio rinviare l’acquisto. Aspettando, si può anche risparmiare.
- Attendete i professori. Per le cose più tecniche (dal compasso ai dizionari), è bene aspettare i suggerimenti dei professori. Eviterete, in tal modo, acquisti inutili o, peggio ancora, sbagliati.
- Offerte promozionali e kit a prezzo fisso. Possono essere convenienti. Se non sono frutto di un accordo con le associazioni di consumatori, che fanno da garante, confrontate comunque i prezzi e controllate la qualità del prodotto, specie per lo zaino ed il trolley (per la schiena è preferibile il trolley, salvo ci siano troppe scale da fare all’interno della scuola ed il trolley non abbia spallacci a scomparsa).