Canone Rai, MEF e MISE calcolano i ricavi ottenuti: a ottobre stimati 1,8mld
Calcolatrici pronte al Ministero dello Sviluppo economico e a quello dell’Economia: ieri infatti, le imprese elettriche hanno versato all’Agenzia delle Entrate le somme del canone Rai incassate tra agosto e settembre. La somma da ricevere dovrebbe aggirarsi attorno a 1,8miliardi di euro. Per fare il conteggio finale manca ancora ottobre, mese in cui dovranno pagare anche coloro che non hanno ricevuto l’addebito dell’imposta in bolletta. Sta quindi per arrivare il momento della prova del 9 per verificare se la strategia messa i atto dal Governo per evitare l’evasione del pagamento del canone ha effettivamente sortito l’esito sperato. Stando ai dati annunciati dal Ministero dell’Economia a settembre, lo Stato ha incassato 1 miliardo di euro. Cifra che adesso dovrebbe lievitare fino a 1,8 miliardi, se fosse confermato che il tasso di evasione si aggirerebbe intorno a 5-6%. Tuttavia, secondo una dettagliata analisi della Slc-Cgil, il totale dei paganti potenziali (circa 22 milioni) rischia di essere sovrastimato.
I soldi “racimolati” dal pagamento della tassa non andranno tutti nelle casse di Viale Mazzini. Secondo quanto previsto dalla legge, infatti, l’extra-gettito sarà così suddiviso: il 66% alla Rai e il 33% al Fondo per la riduzione della pressione fiscale. Dal prossimo anno invece le maggiori entrate saranno divise equamente tra la Rai il Tesoro.
Allo stato attuale, l’azienda di Viale Mazzini può contare su ricavi da canone (sulla base dei dati della riscossione ancora in corso) in crescita del 14,1%; ricavi pubblicitari che ammontano a 374,7 milioni di euro, con un incremento del 10,2%; altri ricavi che registrano una crescita del 5,5% a 99,8 milioni di euro. L’ammontare complessivo dei ricavi è di 1.405,2 milioni di euro rispetto ai 1.250,7 milioni di euro del 2015, con un incremento del 12,4%.