Le prime bollette energetiche contenenti l’importo da pagare per il canone Rai stanno già arrivando nelle case degli italiani. Ma sono ancora molte le domande che sorgono spontanee agli utenti: cosa succede se cambio il fornitore di energia elettrica nel corso dell’anno? Come devo comportarmi se attivo un’utenza elettrica residenziale, ma non ho la tv? Che devo fare se sono titolare di più utenze elettriche? Per cercare di risolvere questi dubbi, l’Agenzia delle Entrate ha aggiornato la sezione delle Faq presente sul suo sito internet www.agenziaentrate.gov.it. I 19 quesiti inediti sono focalizzati sul chiarimento di dubbi e problematiche legati alla fase di addebito del canone nelle fatture elettriche a partire dal mese di luglio. “Con le domande di oggi, si aggiunge un nuovo capitolo alle Frequently asked questions sul canone tv ad uso privato che l’Agenzia ha pubblicato sul proprio sito nella sezione Cosa devi fare > Richiedere > Canone tv > Faq”, spiegano dall’Agenzia.
Al momento, sono stati pubblicati 40 quesiti, divisi in tre macro argomenti che rendono più agevole la consultazione: “chi deve pagare il canone”, “dichiarazione di non detenzione” e il nuovo capitolo “addebito del canone nelle fatture elettriche”. La dotazione sarà arricchita con una quarta sezione dopo l’emanazione del provvedimento sui rimborsi.
L’ammodernamento delle Faq “va bene, ma non basta”, precisa l’Unione Nazionale Consumatori. “La gran parte delle nuove Faq chiariscono solo un po’ meglio quello che avrebbero dovuto fare i consumatori entro il 16 maggio, per inviare la dichiarazione di non possesso. Per quanto i chiarimenti siano sempre graditi ed utili, sono tardivi. Quello che serve ora, invece, è chiarire cosa devono fare i contribuenti in caso di richiesta indebita del canone Rai, dichiara Massimiliano Dona, segretario UNC.
L’Agenzia delle Entrate deve emanare subito il provvedimento sui rimborsi previsto dall’art. 6 comma 2 del decreto Mise n. 94 del 13/5/2016, anche se legalmente ha 60 giorni di tempo dall’entrata in vigore del decreto stesso, avvenuta il 5 giugno 2016″ conclude Dona. L’associazione chiede che il decreto non preveda solo come chiedere il rimborso dopo che i soldi sono già stati indebitamente riscossi, ma anche cosa devono fare gli utenti per evitare il prelievo del canone non dovuto e per presentare reclamo.
 


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