Il Movimento Difesa del Cittadino incassa una prima vittoria. L’Arbitro Bancario Finanziario ha accolto il ricorso presentato da due risparmiatori, assistiti dallo sportello di Perugia, che avevano sottoscritto su indicazione di un intermediario, nel 2001, tre buoni postali fruttiferi del valore di 1 milione di lire ciascuno per i quali avrebbero dovuto riscuotere, secondo le condizioni indicate sul retro dei buoni, il triplo della somma. Peccato però che questi buoni postali siano stati emessi con la serie “AF” indicata nel retro che prevede un certo rendimento, e che l’emissione sia successiva al decreto del 19 dicembre 2000 che ha come oggetto una serie nominalmente diversa che è la “AA1” con un rendimento differente. Quindi coloro che hanno sottoscritto quei buoni postali lo hanno fatto aspettandosi di riscuotere l’importo, secondo quanto indicato nel retro del titolo.

È il caso dei due risparmiatori che si sono presentati a Poste Italiane per riscuotere la somma dovuta, e si sono sentiti rispondere che questa era stata calcolata secondo i criteri di calcolo degli interessi contenuti nel decreto, indicati nei foglietti illustrativi allegati ai titoli, e non secondo le indicazioni contenute nel retro del titolo che prevedevano un rendimento più alto.

Accogliamo con soddisfazione la decisione dell’Abf che ha dato risposta positiva al ricorso dei due risparmiatori e disposto il rimborso, da parte dell’intermediario, secondo quanto indicato sul retro dei buoni sottoscritti, dato che la legge era anteriore e non successiva alla vendita dei titoli. Speriamo che questa sia la prima di una lunga serie di vittorie per le battaglie che stiamo conducendo,in nome di tutti i risparmiatori coinvolti in situazioni di questo tipo”, dichiara la responsabile dello sportello MDC di Perugia, Cristina Rosetti.


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