Bonus 80 euro, le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate
Il bonus Irpef di 80 euro per lavoratori dipendenti e assimilati sarà riconosciuto in busta paga, a partire da maggio, senza dover fare alcuna domanda. Sarà riservato a chi guadagna fino a 26 mila euro l’anno ed erogato dai datori di lavoro in tutti i casi in cui l’imposta lorda dell’anno è superiore alle detrazioni per lavoro dipendente. Chi ha tutti i requisiti per ricevere il bonus ma non ha un sostituto d’imposta, ad esempio perché il rapporto di lavoro si è concluso prima del mese di maggio, potrà comunque richiederlo nella dichiarazione dei redditi per il 2014. L’Agenzia delle Entrate ha emanato la circolare con cui fornisce le indicazioni per applicare il credito introdotto dal Dl n. 66/2014.
Chi beneficia del bonus? I contribuenti che hanno diritto al credito sono coloro che nel 2014 percepiscono redditi da lavoro dipendente (e alcuni redditi assimilati) – al netto del reddito da abitazione principale – fino a 26 mila euro, purché l’imposta lorda dell’anno sia superiore alle detrazioni per lavoro dipendente. Il bonus spetta invece se l’imposta lorda è azzerata da altre categorie di detrazioni, ad esempio quelle per carichi di famiglia. Il credito complessivo è di 640 euro, 80 euro a partire da maggio, e vale per i redditi fino a 24 mila euro, mentre si riduce gradualmente per i redditi compresi fra 24 mila e 26 mila euro. Il bonus, che non concorre alla formazione del reddito, andrà ai lavoratori dipendenti e assimilati la cui imposta lorda sia superiore all’importo della propria detrazione per lavoro dipendente. Inoltre, per espressa previsione del Decreto legge, il credito “è rapportato al periodo di lavoro nell’anno”. Per questo motivo il credito dovrà essere calcolato in relazione alla durata del rapporto di lavoro, considerando il numero di giorni lavorati nell’anno.
I sostituti d’imposta riconosceranno il credito spettante ai beneficiari a partire dalle retribuzioni erogate nel mese di maggio. Nel caso in cui ciò non sia possibile per ragioni tecniche legate alle procedure di pagamento degli stipendi, i sostituti riconosceranno il credito a partire dalle retribuzioni del mese di giugno, ma dovranno comunque assicurare al lavoratore tutto il credito spettante nel corso del 2014.
L’Agenzia delle Entrate precisa ancora che “i soggetti titolari nel corso dell’anno 2014 di redditi di lavoro dipendente, le cui remunerazioni sono erogate da un soggetto che non è sostituto di imposta, tenuto al riconoscimento del credito in via automatica, e tutti i soggetti il cui rapporto di lavoro si è concluso prima del mese di maggio, potranno chiedere il credito nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta 2014, utilizzarlo in compensazione, oppure richiederlo a rimborso”. I contribuenti che invece non hanno i requisiti per ricevere il bonus (ad esempio perché hanno un reddito complessivo superiore a 26mila euro per via di altri redditi), devono comunicarlo al sostituto che recupererà il credito nelle successive buste paga. Se un contribuente ha comunque percepito un credito in tutto o in parte non spettante dovrà restituirlo nella dichiarazione dei redditi.