Alcune banche stanno approfittando del nuovo sistema di pagamento SEPA per addebitare ai consumatori costi non dovuti: le segnalazioni che arrivano dai cittadini parlano di costi aggiuntivi, mancato pagamento di bollette domiciliate oppure addebiti effettuati più volte. Bisogna fugare il sospetto che il passaggio al nuovo sistema venga usato per “fare cassa” da parte delle banche. Lo denuncia l’Unione Nazionale Consumatori che sta per presentare una segnalazione all’Antitrust sulle banche che adottano comportamenti scorretti.
Ogni scusa è buona per far pagare i consumatori, ma è inaccettabile che sia l’utenza a subire le inefficienze del sistema e i problemi organizzativi degli istituti di credito”, dichiara Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, annunciando che sta per essere presentata all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato una segnalazione a carico di quelle banche, che approfittano dell’introduzione del nuovo sistema di pagamento SEPA.
Di cosa si tratta? Come spiega la Banca d’Italia, il progetto SEPA (Single Euro Payments Area) “mira ad estendere il processo d’integrazione europea ai pagamenti al dettaglio in euro effettuati con strumenti diversi dal contante, con l’obiettivo di favorire l’efficienza e la concorrenza all’interno dell’area dell’euro. Dopo il passaggio alla moneta unica nel 2002, la SEPA intende offrire ai cittadini europei la possibilità di effettuare pagamenti a favore di beneficiari situati in qualsiasi paese dell’area dell’euro, utilizzando un singolo conto bancario e un insieme di strumenti di pagamento armonizzati. Nell’ottica SEPA, tutti i pagamenti al dettaglio in euro sono considerati “domestici”, venendo meno la distinzione fra pagamenti nazionali e transfrontalieri all’interno dell’area dell’euro”.
“SEPA  -spiega Dona dovrebbe rappresentare un importante avanzamento nella realizzazione del mercato interno, unico ed armonizzato a livello europeo, consentendo  di effettuare e ricevere pagamenti in euro sia all’interno dei confini nazionali che fra i paesi che ne fanno parte, con condizioni di base e diritti uniformi per tutti i cittadini. Il nuovo sistema, che è entrato in vigore dallo scorso mese di febbraio per sostituire i vecchi RID, sta creando, però, vari disagi agli utenti che denunciano la mancata effettuazione di operazioni e la richiesta di costi aggiuntivi: alcuni consumatori, in particolare, hanno scritto agli sportelli della nostra associazione, segnalando il mancato pagamento delle bollette domiciliate o l’addebito effettuato più volte”. Senza una guida e senza trasparenza verso gli utenti, continua Dona, la nuova procedura “rischia di trasformarsi nell’ennesima angheria nei confronti dei consumatori: per questo motivo, oltre alla denuncia alle Autorità competenti, abbiamo chiesto l’intervento dell’ABI, affinché diffonda alle banche associate indicazioni chiare sul comportamento operativo da tenere e sulle garanzie da dare alla clientela, non tralasciando l’aspetto fondamentale del contenimento dei costi, fugando  il legittimo sospetto che si tratti dell’ennesima occasione ‘per fare cassa’”. I consumatori che hanno riscontrato disagi o addebiti di costi non dovuti riconducibili a “commissioni SEPA” possono segnalarlo scrivendo un’email a info@consumatori.it.


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