
Black Friday, Assoutenti: sono già partite le truffe su web e social network (Foto Pixabay)
Black Friday, Assoutenti: sono già partite le truffe su web e social network
Il raggiro viaggia sui social network: così Assoutenti che denuncia come, col Black Friday, siano già partire le truffe sul web
Black Friday senza fine, maratona di promozioni che finisce per confondere i consumatori, e infine il periodo di super sconti (almeno in apparenza) che diventa occasione di truffe sul web e sui social network. Dalle associazioni dei consumatori è partita da giorni l’analisi di questo evento di shopping, che cade quest’anno il 29 novembre ma in realtà si “spalma” – e non è una novità – su un arco di tempo di più giorni.
Quest’anno si stima una spesa di circa 4 miliardi di euro fra acquisti online e nei negozi fisici, con spese volte soprattutto ad anticipare i regali di Natale. E con non pochi rischi legati alla promessa di sconti eclatanti, al ricorso all’intelligenza artificiale per mettere in piedi truffe sofisticate e rimandare a siti internet fraudolenti, al rischio di sovraindebitamento che spunta dietro l’angolo quando i finanziamenti diventano molteplici e invitano a comprare ora per pagare dopo.

Black Friday, attenzione ai tentativi di truffa
Assoutenti torna sull’evento e denuncia che “il raggiro viaggia sui social network” insieme alle promozioni che vengono da finti negozi online e sconti inesistenti. L’associazione mette in guardia da link sospetti e tag su Instagram.
Con il Black Friday e i suoi richiami “sono già partiti i tentativi di truffa ai danni dei consumatori”, afferma Assoutenti.
«Il Black Friday scatena una valanga di messaggi promozionali all’interno dei quali si celano raggiri e tentativi di furto dei dati bancari degli utenti – afferma il presidente Gabriele Melluso – Messaggi che già in questi giorni vengono veicolati non solo attraverso mail o sms, ma soprattutto tramite social network come Instagram, Telegram o Facebook, usando hashtag, tag e messaggi privati che sponsorizzano link di siti che praticano sconti altissimi su smartphone o capi di abbigliamento griffato».
«Nella maggior parte dei casi – prosegue – queste pagine hanno lo scopo di rubare credenziali bancarie e dati delle carte di credito degli utenti per svuotarne i conti correnti, e si registrano addirittura finti negozi online che, dopo aver incassato il denaro dai consumatori, non inviano la merce e spariscono nel nulla».
Per Assoutenti nei prossimi giorni i tentativi di truffa che utilizzano tali escamotage si moltiplicheranno. I consumatori dovranno fare attenzione a non cadere in trappola. Come? Alcuni consigli, come quelli diffusi dall’associazione, rimandano al buon senso. È decisamente opportuno diffidare da da sconti troppo elevati e poco credibili: nessuno venderà mai uno smartphone da 1.000 euro a 100 euro.
Bisogna poi verificare se il prezzo pubblicizzato comprenda anche spese di spedizione o tasse le condizioni praticate per eventuali resi. Non acquistare attraverso siti o pagine web con evidenti errori di ortografia e acquistare solo da siti web sicuri con il simbolo del lucchetto nella barra di indirizzo. Altro suggerimento importante: attenzione a link inviati via mail, sms o sui social con promozioni sospette, perché “spesso rimandano – spiega Assoutenti – a finti siti di marchi famosi il cui scopo è rubare dati bancari o vendere merce che non sarà mai consegnata agli acquirenti”.
