Per il ponte del primo maggio, gli automobilisti italiani possono tirare un sospiro di sollievo. Dopo l’impennata che ha preceduto la Pasqua, sono in calo infatti i prezzi del carburante a seguito della discesa delle quotazioni dei prodotti petroliferi nel Mediterraneo alla chiusura di venerdì. In particolare, in base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati alle 8 di ieri comunicati dai gestori all’Osservaprezzi carburanti del Mise, il prezzo medio nazionale praticato in modalità self della benzina è pari a 1,628 euro/litro, mentre per il diesel è a 1,516 euro/litro, con le compagnie che passano da 1,518 a 1,527 euro/litro (no-logo a 1,492).

Quanto al servito, per la verde il prezzo medio praticato è di 1,758 euro/litro, con gli impianti colorati che vanno da 1,729 a 1,828 euro/litro (no-logo a 1,651), mentre per il diesel la media è a 1,649 euro/litro, con i punti vendita delle compagnie tra 1,633 a 1,732 euro/litro (no-logo a 1,537). Il Gpl, infine, va da 0,639 a 0,663 euro/litro (no-logo a 0,633).

L’Osservatorio Federconsumatori, tuttavia, ha calcolato che, in questa settimana, la benzina si attesta su costi più alti rispetto a quanto dovrebbe. Effettuando il confronto con la prima decade di aprile 2018, periodo in cui il petrolio si attestava a un livello simile alle quotazioni odierne, calcolando anche l’adeguamento del cambio dell’euro che rispetto ad allora ha perso terreno sul dollaro, emerge che la benzina registra un sovrapprezzo di +29 centesimi di euro sulla rete autostradale, di +5 centesimi sulla rete ordinaria.

Tale sovrapprezzo costa agli automobilisti che si metteranno in viaggio, per 2 pieni e mezzo ad automobile, mediamente ben 25,50 euro. Per un ammontare complessivo, calcolando le famiglie in viaggio in questo periodo, di 71,4 milioni di euro.


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