Il 24 aprile scorso, in Bangladesh c’è stato un terribile “incidente sul lavoro”: a pochi Km dalla capitale Dhaka è crollato un edificio in cui lavoravano migliaia di persone. Ad oggi sono 1.127 le persone che hanno perso la vita in una tragedia che ha sollevato l’attenzione su un mercato che ignora i diritti delle persone in nome del profitto. Federconsumatori è pronta a boicottare i marchi che calpestano dignità e sicurezza di lavoratori e ambiente.
La ricerca dei corpi tra le macerie, dopo il crollo, è andata avanti per circa 20 giorni e ad oggi sembra conclusa con un bilancio terribile: 1.127 i corpi senza vita di operai, soprattutto donne. Dopo la tragedia, per la prima volta, i grandi marchi dell’abbigliamento low cost stanno ragionando su un accordo che imponga norme e comportamenti responsabili verso le persone e, speriamo, anche verso l’ambiente.
“Affermare un’idea leale di concorrenza tra produttori che rispetti anche chi acquista e chi lavora è prima di tutto una risposta intelligente alla crisi, capace di innescare meccanismi virtuosi – scrive Federconsumatori in una nota – Inoltre ha l’enorme valore di iniziare a costruire un mercato diverso, che abbia al centro i diritti delle persone e il rispetto dell’ambiente. Aspettiamo quindi che si passi dalle parole ai fatti: l’intenzione deve trasformarsi quanto prima in un’intesa nero su bianco, che contenga norme concrete e non serva solo ai brand per ricostruirsi una credibilità di facciata”.
Qualora non si dovessero adottare provvedimenti efficaci, Federconsumatori è pronta a promuovere una campagna di informazione per boicottare i marchi che calpestano dignità e sicurezza delle persone e dell’ambiente.
“Siamo profondamente convinti che i consumatori non siano soggetti passivi – conclude l’Associazione – e che quindi, attraverso scelte responsabili, possano e debbano orientare le regole e l’andamento del mercato.  Siamo altresì convinti che i diritti dei consumatori non possano essere disgiunti dai diritti dei lavoratori e dalla tutela dell’ambiente”.


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1 thought on “Bangladesh, Federconsum propone boicottaggio marchi

  1. La campagna di boicottaggio ai danni di produttori disonesti e sfruttatori deve essere immediata, continua e globale; altrimenti la vostra iniziativa sarà solo propaganda demagogica.

Parliamone ;-)

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