Appalti, Governo approva nuovo Codice: stop gare a massimo ribasso
Via libera dal Governo al nuovo Codice degli appalti pubblici: una corposa riforma che mira alla semplificazione, trasparenza e qualità, rendendo il sistema dei lavori pubblici all’altezza di un Paese europeo. Stop a gare con il massimo ribasso e a procedure straordinarie. Come ha sottolineato il Ministro dei Trasporti Graziano Delrio “si applica la rivoluzione della normalità”. Legambiente commenta: “Finalmente si potrà chiudere una brutta pagina, lunga 15 anni, segnata troppo spesso da sprechi, corruzione e illegalità”.
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Premier Matteo Renzi e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, ha approvato in esame preliminare un decreto legislativo di attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014, sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori speciali dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché sul riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.
Come previsto dalla legge delega del 28 gennaio 2016, n. 11, approvata dalle Camere il 14 gennaio 2016, il Governo recepisce in un unico decreto le direttive appalti pubblici e concessioni e riordina la disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture e contratti di concessione.
“Ben venga il nuovo codice per gli appalti pubblici approvato oggi dal Governo – commenta Legambiente – Finalmente si potrà chiudere una brutta pagina, lunga quindici anni, segnata troppo spesso da sprechi, corruzione e illegalità. Fino ad oggi con la legge obiettivo sono stati, infatti, buttati decine di miliardi di euro in grandi opere definite strategiche che avrebbero dovuto modernizzare e rilanciare il Paese e che, invece, hanno portato ad una serie di cantieri infiniti o di progetti rimasti sulla carta”. “Ci auguriamo che con il nuovo codice appalti si possa dare risposta alle due grandi questioni che nel settore delle infrastrutture l’Italia continua a scontare. La prima è la creazione finalmente di una filiera trasparente che premi le imprese serie, la trasparenza e i controlli, la certezza dei tempi. La seconda è la scelta di opere realmente utili a risolvere i problemi di mobilità e inquinamento delle città italiane, e quelli di un trasporto merci incentrato sulla gomma con tutte le conseguenze in termini di emissioni, inquinanti e incidenti”, dichiara Edoardo Zanchini, vicepresidente nazionale di Legambiente.
“Il segno di discontinuità rispetto al passato avviato in questi mesi dal Ministro Delrio con le sue scelte riguardanti le infrastrutture, speriamo porti al centro dell’attenzione le aree urbane, perché è qui che si concentra la maggiore domanda di trasporto ed è qui che si evidenzia il più rilevante ritardo rispetto all’Europa. Solo in questo modo – conclude Zanchini – si potrà rendere il Paese veramente moderno, garantendo ai cittadini una migliore mobilità e qualità della vita. È questo il vero cambiamento di cui l’Italia ha bisogno”
stando a tutte le riforme fatte fin’ora questo decreto Legge sembra una POESIA firmata con PAROLE di Matteo Renzi e MUSICA di Del Rio colonna sonora del film : “per un pugno di consensi”.