Antibiotici, Efsa: presentato parere per valutare progressi nel ridurre resistenza
Dopo il piano d’azione varato lo scorso giugno dalla Commissione europea, arriva una serie di indici per valutare i progressi compiuti nella riduzione del consumo di antibiotici e nel combattere l’antibiotico-resistenza. Si tratta di un fenomeno sempre più allarmante e oggetto di una mobilitazione mondiale da parte delle istituzioni sanitarie, e non solo. Secondo alcune stime, solo nell’Unione europea l’antibiotico-resistenza causa ogni anno 25 mila decessi. Si tratta di una emergenza sanitaria mondiale.
Un parere scientifico appena elaborato aiuterà dunque gli Stati dell’Unione europea a valutare i progressi compiuti nel combattere l’antibiotico-resistenza attraverso il ricorso a un insieme di indici elaborati dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare, dall’Agenzia europea per i medicinali e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, su richiesta della Commissione europea.
Gli indici riguardano sia il settore umano sia quello animale e valutano l’assunzione di antibiotici e l’antibiotico-resistenza nella comunità, in ambito ospedaliero e negli animali da produzione alimentare. Fra gli indici usati per valutare la resistenza agli antibiotici in medicina umana rientrano ad esempio la percentuale di batteri di Staphylococcus aureus resistenti alla meticillina (MRSA) e quella di batteri di Escherichia coli (E. coli) resistenti alle cefalosporine di terza generazione. Questi due agenti patogeni sono di grande rilevanza per la salute pubblica. Per la medicina veterinaria un esempio di indice è la percentuale di batteri di E. coli da animali per la produzione alimentare che sono suscettibili o resistenti ad alcuni antimicrobici. In termini di consumo, i principali indici suggeriti dalle agenzie europee sono il consumo umano di antibiotici e le vendite complessive di antibiotici veterinari.
Commenta Vytenis Andriukaitis, commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare: “Quando ho presentato il nuovo piano d’azione dell’UE contro l’AMR a giugno, ho promesso che entro la fine dell’anno la Commissione avrebbe definito indici per misurare i progressi dei piani d’azione UE e nazionali. Accolgo con grande favore il parere scientifico elaborato da ECDC, EMA ed EFSA, che definisce indici che riguardano sia il settore umano che animale, in linea con l’approccio del piano d’azione UE “Per una sola salute”. Senza tali indici non saremmo in grado di valutare i nostri progressi nel combattere la grave minaccia per la salute rappresentata dall’AMR”.