Animali domestici, LAV: i “figli” a quattro zampe tassati come beni di lusso
Teneri, piccoli (ma anche grandi) e adorabili: gli animali domestici sono una vera e propria passione per gli italiani e si confermano parte integrante delle scelte di vita quotidiana per almeno una famiglia su tre. Secondo i dati Eurispes diffusi nella trentesima edizione del Rapporto Italia, circa 3 italiani su 10 hanno accolto un animale domestico in casa (32,4%). Si tratta in prevalenza di cani (63,3%) e gatti (38,7%), senza trascurare altri animali come uccelli (6,2%), conigli (5,9%), tartarughe (5%) e pesci (4,8%): un fenomeno quantificabile in milioni di animali, che per molti sono diventati componenti della famiglia a pieno titolo.
Lo dimostra anche il fatto che, secondo il Rapporto, oltre la metà (53,5%) di chi accoglie in casa un animale decide di dedicare una buona parte del proprio tempo libero per il benessere e le necessità del proprio compagno di vita (passeggiate, gioco, attività all’aperto, etc.) mentre il 46,2% è disposto rinunciare in alcune occasioni ad uscire o a fare un viaggio per non lasciarlo solo.
Peccato che, di fronte di questo amore incondizionato vero gli amici a quattro zampe, il fisco riesca a provare gli stessi sentimenti e continui a considerarli “cose” dal punto di vista giuridico, o ancor peggio, “beni di lusso”. “Il nostro fisco”, commenta la ong animalista LAV, prevede per cure veterinarie e cibo per animali non tenuti a scopo di lucro la stessa aliquota IVA (22%) che si applica, appunto, ai beni di lusso”.
D’altra parte, il rapporto Eurispes parla chiaro: su cibo, vaccini e spese veterinarie in generale, pulizia: il 57% di chi ha accolto un animale in casa spende fino a 50 euro al mese per prendersene cura, aumenta inoltre il numero di chi spende da 51 fino a 100 euro, il 31,4% con un incremento di oltre il doppio rispetto al 2017 (+ 16%).
“Di fronte a queste cifre si conferma l’urgenza di interventi tempestivi da parte delle Istituzioni”, continua la Lega anti vivisezione, “per questo la LAV è in questi giorni impegnata in un appello affinché i candidati premier e le liste candidate alle prossime elezioni Politiche si facciano carico di impegni precisi, per una Legislatura di cambiamento, anche per gli animali (#ancheglianimalivotano)”.
“La nostra società è sempre più attenta ai loro diritti e anche la politica e la legislazione devono adeguarsi a questi cambiamenti”, spiega la LAV. “Vivere con un animale domestico è una scelta che riguarda persone e famiglie, con percentuali che non possono restare ignorate: i dati ci mostrano che accogliere un animale non può essere considerato un lusso”.
“Ci auguriamo”, conclude la LAV, “che le Istituzioni e la politica, si dimostrino all’altezza della sensibilità degli Italiani, adottando seri impegni in occasione delle prossime elezioni Politiche, cui tener fede nei prossimi anni di legislatura”.