“Vogliamo che siamo smascherati gli autori. I nemici del Paese che hanno reiterato una misura usuraria che mina diritti ormai consolidati dei cittadini”: Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti Federconsumatori e Adusbef, annunciano così la prossima mossa contro la reintroduzione dell’anatocismo bancario. Le due associazioni hanno scritto al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al quale chiedono di intervenire perchè la norma sia cancellata dall’ordinamento.
A reintrodurre di fatto l’anatocismo è il decreto legge n. 91/14, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 giugno ed entrato in vigore il 25 giugno, dal nome “Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l’efficientamento energetico dell’edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea”. La previsione sul ritorno del calcolo degli interessi sugli interessi a debito è contenuta nell’articolo 31 del decreto, con la differenza – rispetto al passato – che il calcolo è previsto non ogni tre mesi ma a scadenza annuale.
Si tratta di un provvedimento, spiegano Adusbef e Federconsumatori, adottato “in sordina” dal Governo e del quale non si conoscono neanche i padri politici. In un’intervista rilasciata nei giorni scorsi a La Repubblica e ripresa da numerose testate, il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi intervenendo sull’anatocismo ha detto infatti che “la genesi di quella parte del decreto sta al ministero dell’Economia. Comunque il Parlamento può migliorarla o modificarla”. Secondo le due associazioni, l’origine andrebbe ricercata nella Banca d’Italia. In ogni caso, la genesi del provvedimento è fumosa e nella lettera (inviata per conoscenza anche al presidente del Consiglio Matteo Renzi e alla quale è allegato un articolo de Il Fatto Quotidiano) le due associazioni denunciano “l’ennesimo abuso di potere del governo, che oltre a ricorrere alla decretazione d’urgenza, bypassando in tal modo il Parlamento, infila norme rilevanti nei decreti legge, all’insaputa degli stessi ministri che pur avrebbero il diritto di conoscere la portata e l’impatto che tali normative possono avere su milioni di consumatori e famiglie già strangolate dalle banche”.
Spiegano in una nota Federconsumatori e Adusbef: “Non si tratta, purtroppo, di una novità. Già i precedenti Governi (da D’Alema-Ciampi-Amato a Amato-Visco, da Berlusconi-Tremonti a Monti), nonostante i chiari pronunciamenti della Corte di Cassazione e della Corte Costituzionale, hanno tentato di reintrodurre questa vera e propria pratica usuraria, che consiste nel calcolare gli interessi sugli interessi delle somme contratte a debito da parte dei clienti. Tentativi puntualmente sventati dal pronto intervento delle nostre Associazioni che oggi si trovano, per l’ennesima volta, a denunciare il gravissimo provvedimento che favorisce le banche e danneggia i risparmiatori, già enormemente vessati a causa della crisi economica”.
Con la nuova formulazione prevista dal decreto, viene demandato al Comitato interministeriale per il Credito e il risparmio (CICR) il compito di determinare modalità e criteri per la produzione di interessi sugli interessi (riaffermando  la legittimità dell’anatocismo), anche se con periodicità non inferiore a un anno prevedendo che fino all’adozione della delibera, dovrà applicarsi la precedente delibera CICR del 9 febbraio 2000. Altro punto saliente, la previsione che i contratti in corso e quelli conclusi nei due mesi successivi alla data di entrata in vigore del D.L. dovranno essere adeguati entro il termine di sei mesi dalla pubblicazione del decreto in G.U il 24 giugno 2014 con le seguenti modifiche: la possibilità di anatocismo sugli interessi capitalizzati annualmente; la limitazione dell’ambito della norma alle operazioni in conto corrente o in conto di pagamento; la decorrenza della norma dal momento della pubblicazione della delibera CICR e, nelle more, l’applicazione della delibera del 2000; la decorrenza delle nuove norme per i contratti conclusi a partire dal 60° giorno da oggi; per i contratti in corso, l’adeguamento entro 6 mesi da oggi”.
Tutta la questione, ribadiscono le due associazioni, viene peggiorata dal fatto che il Ministro Guidi si è dichiarata ignara del provvedimento e fonti del Ministero dell’Economia hanno scaricato la responsabilità sulla Banca d’Italia. Eppure, ha da subito denunciato l’Adusbef, l’anatocismo bancario è stato cancellato da decine di sentenze di Cassazione e perfino dalla Corte Costituzionale. In questo modo, aggiunge l’associazione, con la reintroduzione dell’anatocismo bancario il Governo “si è anche permesso di giocare allo scaricabarile sulla pelle di utenti, consumatori, piccole e medie imprese  e delle famiglie, già strozzate ed asfissiate da tassi di interessi molto elevati e ben superiori alla media UE”.
Si legge nella lettera inviata al presidente della Repubblica: “Come nel gioco delle tre carte, il ministro Federica Guidi ha affermato in una intervista al quotidiano La Repubblica di non sapere nulla su una norma inserita nel “decreto competitività” materia di stretta competenza del ministero dello Sviluppo Economico; fonti del ministero dell’Economia, hanno fatto sapere che la ‘polpetta avvelenata’ per gli utenti dei servizi bancari, sarebbe stata infilata di notte in un ‘decreto mostruoso’, indicando la Banca d’Italia come responsabile ed autrice di quella norma capestro, cancellata dall’ordinamento da plurime sentenze di Cassazione”.
Le associazioni ricordano che sia la Corte di Cassazione sia la Corte Costituzionale “hanno dichiarato illecito l’anatocismo in tutte le sue forme” e chiedono al presidente della Repubblica di appurare “quali siano i padri materiali” del provvedimento. “Al Presidente Napolitano abbiamo chiesto, inoltre, di intervenire con determinazione affinché tale norma sia, ancora una volta, cancellata ed espunta definitivamente dall’ordinamento italiano”, aggiungono le due associazioni.


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2 thoughts on “Anatocismo, Adusbef e Federconsumatori: “Smascherare gli autori”

  1. Il problema è che ogni volta che si fa una legge, per norma (legge dedicata) dovrebbero essere previste le SANZIONI per chi la viola,(responsabilità in solido di chi la scrive e la sottoscrive e di chi la applica) anche a priori, come in questi casi. Al pari delle tasse sulle tasse, in automatico, senza aspettare la denuncia del singolo cittadino. Se è’ una legge, e chi la viola deve PAGARE !!!

  2. E’ una strage su tutti i fronti. Banche, Assicurazioni, Lobbies, Enel e tutte le altre Compagnie a mercato libero x il gas e la luce, acqua, bollette che lievitano a vista d’occhio. Telefono in Brasile a mio fratello, con una carta prepagata delle Poste Italiane (numero verde + Pin + cancelletto) e mi ritrovo il conto delle telefonate sulle bollette Telecom che pago tramite banca. Loro non mandano i cartacei a casa, è tutto on line. Illegibile, scritto piccolissimo, il tecnico del computer mi ha detto che x queste bollette con internet fanno tutti così, in modo da non far capire niente alla gente. Arrivano bollette del gas 12 bollette da aprile a luglio, con letture solo stimate. Ho inviato più volte la lettura del contatore, non l’accettano perchè la loro stima è superiore al reale. Ho sospeso i pagamenti tramite banca. Sono stata 6 mattine intere al punto Enel della mia città, telefonate al numero verde, inoltrate pratiche…tutto invano. Permettetemi di affermare che sono tutte Associazioni a Delinquere Legalizzate! E lo Stato che fa? Ritengo che siano ampiamente protette anche dallo Stato! Il Garante che fa? Tutti chiacchierano, passano gli anni e la gente si suicida, muore di fame, sta male, perdono la casa che con sacrifici immensi si erano comprata, il lavoro cala sempre, i prezzi aumentano su tutti i fronti, e i grandi politici continuano a parlare e a non fare nulla! Basta che parlano infilandoci l’Europa! Per un’elettromiografia dovevo aspettare 8 mesi (e vivo a Ravenna) sono dovuta andare a pagamento. Questi rituali li vivono tutti gli italiani, le famiglie che strapagano le tasse e anche di più! L’Italia ormai non è più una democrazia, occorre solo scappare e andarsene!!! Sigg. Trefiletti e Lanutti vedete Voi di fare qualcosa e fateli vergognare,(cosa ci stanno a fare? a cosa servono? a chi sono utili? per chi si battono? esiste per loro un popolo italiano da salvaguardare, da tutelare? esiste una Patria da amare e sviluppare? SI DEVONO VERGOGNARE di ESISTERE!!! Grazie. Cecilia Lo Monaco

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