Altroconsumo: detersivo in capsule, rischio per i bimbi. In arrivo nuove confezioni
Dal prossimo anno cambieranno le confezioni dei detersivi monodose e saranno permessi solo imballaggi sicuri a prova di bambino. In tanti scelgono il detersivo concentrato in capsule perché comodo e veloce, ma questo rischia di diventare fonte di pericolo se intorno ci sono dei bambini: l’aspetto colorato e invitante delle capsule può farle somigliare a delle caramelle, ed è facile che la pellicola che racchiude il detersivo si rompa. Un bimbo potrebbe mettersele in bocca e sciogliere con una certa facilità l’involucro in plastica idrosolubile ingerendo il detersivo.
“Avevamo segnalato i nostri dubbi sulla sicurezza domestica delle capsule – spiega Altroconsumo – Con noi, c’era stato anche l’allarme del Centro Antiveleni dell’Ospedale Niguarda di Milano, giunto dopo alcuni casi di bambini intossicati per l’ingestione di queste capsule. Ora interviene anche il Ministero della Salute a regolamentare le confezioni (contenitori rigidi o buste in plastica) in cui vengono vendute le capsule, stabilendo nuove norme che nell’arco di un anno faranno scomparire dal commercio gli imballaggi insicuri”.
Quali sono le nuove regole? Dal 15 dicembre 2013 potranno essere vendute confezioni trasparenti, ma solo dotate di un’etichetta posta sul coperchio che segnali la natura chimica del prodotto. Dal 15 marzo 2014 le aziende dovranno produrre solo confezioni opache o oscurate, in modo che non sia visibile dall’esterno il contenuto. O, in alternativa, dovrà esserci una chiusura speciale che ostacoli l’apertura da parte di un bambino. Sarà ancora possibile, però, trovare in vendita le confezioni prodotte prima del 15 marzo e quindi solo con l’etichetta-allerta imposta con il primo step di questa regolamentazione. Infine, dal 30 giugno 2014, sarà possibile trovare in commercio solo le confezioni sicure, opache o oscurate oppure con un sistema di apertura anti-bambino.
Altroconsumo si domanda inoltre se convenga davvero comprare le monodosi, che con un bucato inferiore a 5-6 kg o poco sporco rischiano di essere una dose eccessiva. Inoltre il costo non è conveniente: le capsule sono mediamente il 25-30% più care dei detergenti liquidi della stessa marca. Infine c’è l’impatto ambientale. Generalmente la quantità di plastica usata per l’imballaggio è maggiore rispetto a quella utilizzata nei flaconi di detersivo liquido concentrato e, a volte, l’uso della plastica non è ottimizzato: le confezioni potrebbero, sicuramente, essere riempite di più.