Alitalia, Confconsumatori: i passeggeri hanno diritto a informazioni chiare
Sono passati solo pochi giorni dalla nomina dei tre commissari che si prenderanno cura di Alitalia nei prossimi mesi e già c’è qualcosa che non convince troppo nella nuova gestione che non sembra dare le giuste rassicurazioni ai passeggeri. A sollevare le preoccupazioni delle associazioni dei consumatori, è stata, nello specifico, una dichiarazione del commissario Luigi Gubitosi che, rispondendo ad una domanda sulle apprensioni dei passeggeri, ha dichiarato: “L’obiettivo è che gli utenti non si accorgano di nulla”. Il punto sembra essere proprio questo: tra i diritti dei passeggeri infatti rientra anche quello di avere specifiche e articolate informazioni da parte della compagnia.
“I passeggeri non sono le tre scimmiette che non vedono, non sentono e non parlano”, denuncia Confconsumatori, “Ci auguriamo che queste parole significhino che i passeggeri non dovranno subire travagli causati dalla Compagnia in termini di disservizi”.
Non convincono le presunte rassicurazioni sulla operatività per i prossimi sei mesi. Infatti, per come riportato dalla stampa l’Enac ha dichiarato che non concederà un’autorizzazione provvisoria per sei mesi, ma singole autorizzazioni mensili previa verifica del mantenimento dei requisiti. “Ciò conferma, qualora ce ne fosse bisogno, che sussistono e permangono criticità allo stato non superate”, aggiunge l’associazione.
In ogni caso resta il fatto che i passeggeri “Devono essere messi in condizione di accorgersi di tutto. I passeggeri, infatti, devono avere il diritto e la possibilità, se vogliono, di rivolgersi a un’altra Compagnia, se la ritengono più affidabile”.
“Le generiche rassicurazioni non ci convincono né soddisfano”, dichiarano Mara Colla, presidente di Confconsumatori, e l’avvocato Carmelo Calì, responsabile del settore Turismo e Trasporti dell’associazione, “perché l’esperienza passata di Alitalia ci consiglia di non fidarci. Chiediamo pertanto che ai passeggeri siano fornite specifiche e articolate informazioni che possano consentire loro di avere riconosciuto, nei fatti, quel diritto alla libertà di circolazione riconosciuto dall’ art. 16 della Costituzione”.