Alimentazione e caldo, i consigli di MDC vs lo spreco
Con l’arrivo dell’estate (quest’anno tanto attesa) si cambiano le abitudini alimentari: il nemico principale dei cibi è il caldo che ne accelera la deperibilità, esponendoci a qualche rischio per la nostra salute. Ma c’è un’altra conseguenza collegata alla cattiva conservazione e gestione degli alimenti: lo spreco, ovvero il dover gettare la spesa del giorno prima per nostra incuria. Il Dipartimento Sicurezza Alimentare del Movimento Difesa del Cittadino ha messo a punto 10 consigli per difendersi (e difendere la propria spesa) dal caldo intenso.
Secondo il Parlamento Europeo, infatti, fino al 50% del cibo commestibile viene sprecato nelle case degli europei, nei supermercati e ristoranti e lungo la catena di approvvigionamento alimentare. Per arginare questo fenomeno il Dipartimento Sicurezza Alimentare del Movimento Difesa del Cittadino ha preparato un decalogo per evitare i rischi per la salute lo spreco alimentare dovuti al caldo intenso di questi giorni e della stagione che verrà!
- NON DIMENTICARE LA DIFFERENZA TRA SCADENZA E TMC. Nel caso del termine minimo di conservazione troveremo scritto “da consumarsi preferibilmente entro”. Si tratta della data fino alla quale il prodotto alimentare conserva le sue proprietà specifiche in adeguate condizioni di conservazione. La data di scadenza (“da consumarsi entro”) è invece la data entro la quale il prodotto va necessariamente consumato. Ricordati che questa è valida solo se rispettate le modalità di conservazione inserite in etichetta.
- MODALITA’ DI CONSERVAZIONE. In etichetta controlla la modalità di conservazione e rispettala al fine di non avviare processi di degradazione del prodotto che in estate possono essere più veloci.
- NON INTERROMPERE LA CATENA DEL FREDDO. Acquista per ultimi i surgelati e usa le borse termiche, in modo che il trasporto del cibo dal negozio a casa avvenga nel più breve tempo possibile.
- NON PERDERE TEMPO. Appena arrivato a casa sistema subito la spesa, al fine di non interrompere la catena del freddo. Non dimenticare che ciò che hai comprato è stato esposto a temperature superiori anche durante il viaggio dal punto vendita a casa.
- CONOSCI IL TUO FRIGO. Conoscere le stelle del proprio frigorifero è molto importante per poter valutare i tempi di conservazione dei cibi. In virtù della alte temperature, il termostato del frigo deve essere spostato su una temperatura più fredda rispetto all’inverno.
- ATTENZIONE AL FRIGO CON 1 STELLA. Le stelle classificano gli scomparti più freddi dell’elettrodomestico. Con un frigo a 1 stella, ci troviamo davanti un elettrodomestico senza freezer separato, ma con il cosiddetto scomparto del ghiaccio dove si ha una temperatura inferiore ai -6° e che può garantire la conservazione di prodotti congelati e surgelati fino a una settimana. Nei periodi caldi attenzione a non aprire e chiudere frequentemente il frigo perché si rischia di fare salire troppo la temperatura e scongelare i cibi.
- FIRST IN FIRST OUT. Proprio perché durante le alte temperatura i cibi acquistati possono essere stati più facilmente esposti al caldo, è essenziale rispettare la regola del “primo dentro primo fuori”, ovvero consumare per primi gli alimenti che sono stati riposti per primi in frigorifero.
- CONSERVARE A TEMPERATURA AMBIENTE. Per quanto riguarda tutti quei prodotti che si possono conservare a temperatura ambiente, come la pasta o i biscotti, prestare attenzione a spostarli se riposti in zone particolarmente esposte al caldo, dove temperatura e umidità potrebbero essere troppo alte. Una volta aperti è importante che siano riposti in contenitori chiusi.
- ORTOFRUTTA AL PUNTO GIUSTO. Per quanto riguarda prodotti freschi come l’ortofrutta, scegliere prodotti con il giusto grado di maturazione, quindi non troppo maturi. Una volta a casa, riporli nello scomparto apposito del frigo (a meno che non si voglia consumarli subito) in sacchetti di carta.
- APPENA PUOI CUOCI I CIBI ACQUISTATI. Evita di lasciare troppo tempo a temperatura ambiente o in frigorifero alimenti altamente deperibili che vanno consumati cotti, come il pesce o la carne.