Airbag Citroen, al via class action di Altroconsumo (Foto Pixabay)

Il caso degli airbag difettosi installati sulle Citroen C3 e non ancora sostituiti va avanti da mesi. Sono migliaia gli automobilisti che nei mesi scorsi hanno ricevuto una lettera di richiamo da Citroen in cui si intimava di non usare l’auto perché l’airbag era a rischio esplosione, con conseguente rischio elevato di morte o gravi lesioni. Il produttore e il distributore si sono impegnati a sostituire il più rapidamente possibile il pezzo difettoso. Ma così non è avvenuto. E a fronte dei ritardi e dei disservizi, che in Italia riguardano circa 170 mila automobilisti, Altroconsumo ha deciso di lanciare una class action per far ottenere un risarcimento a tutti i consumatori coinvolti nella vicenda.

Airbag difettosi, Altroconsumo chiede danni patrimoniali e non patrimoniali

Altroconsumo “si fa portavoce dei cittadini ingiustamente danneggiati”, informa una nota. E lancia una class action nei confronti di Stellantis N.V. e Groupe PSA Italia per ottenere un risarcimento per i danni patrimoniali e non patrimoniali subiti dagli automobilisti che hanno acquistato veicoli Citroen C3 e DS3, prodotti tra il 2009 e il 2019.

“Le due società non hanno messo in atto alcuna misura idonea (a partire dalla campagna di richiamo) a limitare i problemi subiti dagli automobilisti”, denuncia l’associazione.

Il ricorso è stato presentato al Tribunale di Torino e l’udienza è fissata per la fine di febbraio.

Altroconsumo chiede “la liquidazione di un danno patrimoniale calcolato in 17,24 euro per ciascun giorno di ritardo nella sostituzione dell’airbag prodotto dalla società Takata — valore corrispondente al costo medio giornaliero del noleggio di un’automobile di piccole dimensioni — ammontando così a 517,20 euro per ogni mese di mancato intervento, oltre al risarcimento per danni non patrimoniali pari a 1.500,00 euro per ogni automobilista”.

Un automobilista che ha dovuto attendere tre mesi per ottenere la sostituzione dell’airbag, stima l’associazione, potrà ricevere come risarcimento totale di più di 3000 euro.

Il caso degli airbag difettosi si trascina da tempo. Numerosi i reclami degli automobilisti che si sono ritrovati impantanati nei disservizi nella gestione del richiamo e nel ritardo, e in molti casi nella mancata attuazione, dell’intervento di sostituzione dell’airbag.

“Il difetto ha coinvolto 154.482 proprietari di veicoli Citroen C3 e 18.846 proprietari di DS3: più di 170.000 automobilisti – racconta Altroconsumo – che non hanno potuto usare l’auto o che hanno dovuto cambiare rapidamente l’airbag a causa delle inefficienze della casa automobilistica. Una situazione intollerabile, per la quale non è stato adottato alcun provvedimento risolutivo ed efficace per limitare i gravi danni patiti dalle persone”.


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