Pubblicità razzista di Trenitalia, è polemica
Passeggeri vessati e umiliati continuamente. Sembra proprio che sia questo il quadro degli italiani che viaggiano in treno. L’Adoc denuncia l’ultima grave mossa della gestione di Trenitalia: la recente pubblicità razzista della quarta classe. Nello spot una famiglia di immigrati è il testimonial di chi dovrà viaggiare in vagoni Standard, quindi discriminati dagli altri. Alla fine, travolta dalle polemiche rimbalzate sul web, Trenitalia ha prima rimosso l’immagine incriminata, poi l’ha sostituita con una immagine che raffigura semplicemente alcuni sedili della classe Standard.
L’Adoc da parte sua aveva scritto al Ministro per la cooperazione internazionale e la cooperazione Andrea Riccardi e all’ufficio nazionale dell’UNAR chiedendo di intervenire per far rimuovere questa pubblicità razzista e offensiva per tutti i consumatori italiani.
Il Presidente dell’Adoc Carlo Pileri elenca le ultime mosse sbagliate dell’azienda: “La soppressione inspiegabile dei vagoni letto attuata poco prima delle feste natalizie come per punire coloro che volevano ricongiungersi alle famiglie con viaggi sempre più faticosi, umilianti e lenti da nord a sud, la limitazione dell’uso del vagone ristorante solo a chi può permettersi la prima classe e l’eliminazione sui treni intercity o simili, che trasportano tuttora il 54% dei passeggeri, per l’Adoc rappresentano la conseguenza di una strategia sciagurata e miope perpetrata dall’AD Moretti, che sta portando Trenitalia alla velocità di un TAV verso il baratro, in una Italia che del trasporto ferroviario moderno e efficiente avrebbe oggi estremo bisogno”.
Attacca ancora Pileri: “Gli appelli fatti dai Presidenti delle Regioni meridionali, gli articoli sui giornali, le proteste quotidiane delle associazioni dei consumatori e di migliaia di clienti di Trenitalia che si lamentano per la lentezza dei trasporti ferroviari tra sud e nord (anche 13 ore senza poter avere il vagone letto, e a volte senza disporre di servizi igienici funzionanti e puliti), la caparbietà dell’Amministratore delegato a negare il dialogo con le associazioni dei consumatori e di riconoscere il giusto risarcimento per i danni causati dalle sue inadempienze ci spingono ad appellarci al Ministro dello sviluppo e dei trasporti Passera affinchè intervenga rapidamente per mettere fine ad una situazione intollerabile, iniqua ed incivile.”
Adoc ricorda che sui treni Frecciarossa e argento vengono trasportati solo il 34% dei passeggeri. Gli altri treni rappresentano quindi per Trenitalia il 66% della sua clientela. I pendolari sono il 12% e va tenuto conto che solo il 19% dei pendolari utilizza il treno (gli altri utilizzano invece l’auto privata o i pullman) proprio perché il servizio ferroviario è fortemente carente in questo settore con ritardi quotidiani e treni sovraffollati. Questo va ad aggravare il forte inquinamento delle grandi città che si trovano a dover gestire un parco auto molto superiore a quello sostenibile e che con una diversa politica del trasporto ferroviario sarebbe stato risolto da tempo. L’Adoc dà, infine altri dati: nel 1998 i viaggiatori interessati alla medio/lunga percorrenza, quella oltre i 350 Km, erano il 20% del totale dei passeggeri trasportati, nel 2005 sono scesi al 14% mentre i viaggiatori interessati al trasporto regionale (percorrenza media 50 km) sono passati dal 79,5% del 1998 al 86% del 2005.