Nuovo piano industriale Acea, Konsumer: “Sorpresa positiva”
Investimenti infrastrutturali per tre miliardi di euro, dei quali 400 milioni legati a progetti di innovazione tecnologica: è quanto annunciato da Acea nel nuovo piano industriale. Il Consiglio di amministrazione di Acea ha infatti approvato ieri il piano industriale 2018-2022. “Un Piano di forte discontinuità – dice l’azienda – che prevede un deciso potenziamento degli investimenti infrastrutturali sia nel settore idrico sia in quello elettrico”. Un piano “condivisibile”, commenta Konsumer Italia, che “va finalmente nella giusta direzione”.
Come si legge nella nota stampa di Acea, il nuovo piano industriale “si fonderà su quattro pilastri strategici che si identificano in una forte crescita industriale, focalizzata sullo sviluppo infrastrutturale e su un approccio orientato al cliente. Una costante attenzione al territorio basata su uno sviluppo sostenibile orientato alla decarbonizzazione attraverso una maggiore elettrificazione dei consumi e il recupero di materia nel ciclo di trattamento di rifiuti, in un’ottica di economia circolare. Il terzo pilastro punta sull’innovazione tecnologica che, con oltre 400 mln di Euro di investimenti, permetterà una maggiore automazione dei processi industriali, una migliore resilienza delle infrastrutture, in ottica “Smart Grid” e “Smart City”. Il quarto pilastro si concentra sull’efficienza operativa e performance improvement attraverso il rigore nella gestione di costi e investimenti, con conseguenti risparmi per circa 300 mln di Euro nell’arco di Piano”.
Nel settore idrico è previsto un piano straordinario di bonifica su oltre 800 km di rete idrica e fognaria che permetterà di ridurre le perdite di rete, il potenziamento dei grandi impianti di depurazione, l’introduzione di sistemi di telelettura sui misuratori attraverso l’installazione di 500 mila Smart Meters. Sul piano delle infrastrutture energetiche, il piano industriale prevede il rifacimento di oltre 2500 km di rete di bassa tensione e, sulla rete di Roma Capitale, la posa di circa 1500 km di fibra ottica e l’installazione di circa 1 milione di Smart Meters.
Si tratta di un piano che, non senza qualche sorpresa, piace a Konsumer Italia che apprezza “l’inversione inattesa ed incoraggiante di approccio per quanto concerne la gestione da parte di Acea della fornitura di acqua”.
“Finalmente si rivedono investimenti per il potenziamento della rete e per la manutenzione – commenta presidente Konsumer Italia Fabrizio Premuti – La nuova Governance di Acea ci riserva sorprese positive che francamente, da cittadini disillusi, non ci aspettavamo di vedere. Dopo lo scampato pericolo del razionamento dell’acqua a Roma, risolto senza neanche dover diminuire il flusso, ecco due punti che avremmo voluto vedere negli anni passati, quando invece l’utile è stato l’unica preoccupazione di Governance e Proprietà”.
L’associazione sottolinea la discontinuità rappresentata dal potenziamento degli investimenti infrastrutturali previsti dal piano industriale. Premuti individua poi nella riduzione delle perdite d’acqua e nel potenziamento della rete idrica i due punti più convincenti del piano. “Siamo in un Paese dove alcune città si permettono di disperdere fino al 68% dell’acqua immessa negli acquedotti. Roma ne perdeva fino al 44%, ma già nei primi mesi di attività la manutenzione è stata al centro dell’interesse dell’Azienda ed ha permesso un primo recupero dell’8%. Ora l’obiettivo è ridurre ancora ed in tempi brevi la dispersione”, sostiene Premuti. L’auspicio dell’associazione è che “Roma diventi la seconda Milano, dove la dispersione è appena al 12%, una quantità fisiologica per città di questo livello. Se poi partirà il potenziamento del Peschiera, Roma sarà messa in sicurezza anche rispetto alla continuità di erogazione del servizio”.
Konsumer chiede ora alla governance di Acea di dare un segnale tangibile anche a chi non vive nei grandi centri urbani e deve subire l’interruzione del servizio idrico. “Chiediamo – dice Premuti – di essere parte di questo piano di rinnovamento, che ci porti ad incontrare Istituzioni locali e cittadinanze insieme; sappiamo che non c’è bacchetta magica per sanare ritardi di decenni, ma sappiamo anche che l’acqua è un bene irrinunciabile, la cui mancanza può provocare destabilizzazione sociale”.
Con quali soldi? Con quali progetti? Fuffa bella e buona.