mutui

Prorogato l’accordo tra le Associazioni dei consumatori e l’Associazione bancaria italiana sulla sospensione delle rate dei mutui. Sarà possibile, quindi, presentare le domande per la sospensione delle rate fino al 31 luglio 2012 e l’arco temporale in cui dovranno verificarsi gli eventi che determinano l’avvio della sospensione è prorogato fino al 30 giugno 2012.
Il Piano Famiglie, siglato per la prima volta il 18 dicembre 2009 tra l’Abi e 13 Associazioni dei consumatori (Acu, Adiconsum, Adoc, Assoconsum, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori), è stato già prorogato nel 2011. Secondo gli ultimi dati disponibili, al 30 novembre 2011, le banche hanno sospeso oltre 55.000 mutui, garantendo alle famiglie interessate una liquidità complessiva di oltre 420 milioni di euro, pari a 7.636 euro a famiglia.
I contenuti dell’accordo restano più o meno immutati; viene soltanto rimodulato a 90 giorni (invece che 180) l’arco temporale per la definizione di ritardo nel pagamento delle rate. Le banche che aderiscono all’iniziativa sono le stesse, a meno che non comunichino all’Abi una volontà diversa.
Le parti si sono anche impegnate a promuovere emendamenti al Fondo affinché la misura sia estesa a categorie di eventi attualmente escluse ed a promuovere un confronto congiunto con i partecipanti al Tavolo di attuazione del Piano Famiglie, al quale è invitato a partecipare anche il Ministro dell’Economia per verificare possibili miglioramenti dello strumento.
“La proroga dell’accordo che sospende il pagamento delle rate dei mutui è un segnale importante di attenzione per chi attraversa un periodo di difficoltà  economiche, – commenta Antonio Longo, presidente del Movimento difesa del cittadino – in particolare alla luce anche dei preoccupanti dati ISTAT diffusi oggi, che danno una disoccupazione in aumento e soprattutto ci dicono che riguarda oltre il 31% dei giovani, prevediamo che queste situazioni cresceranno e quindi sarà necessario prevedere fin dai prossimi mesi ulteriori moratorie, allargando casi e tempi. Come Movimento difesa del cittadino stiamo elaborando proposte in questo senso che invieremo all’ABI nelle prossime settimane”.
“Adiconsum – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – ritiene che sia  ormai tempo della realizzazione di un Fondo mutualistico stabile realizzato sì con soldi pubblici, ma anche con contributi delle Fondazioni Bancarie e simbolicamente dai consumatori, che dia reali certezze a quelle famiglie che per il ridimensionamento del loro reddito per eventi come la disoccupazione, la cassa integrazione, ecc, non sono in grado di poter onorare il proprio debito”.
Giordano chiede, inoltre, alle banche di non requisire le abitazioni mettendole all’asta: “le diano in affitto per cinque anni, con canoni mensili dimezzati rispetto al mutuo alle stesse famiglie, che con la perdita dell’abitazione rischiano il lastrico”.
Positiva la richiesta congiunta sia da parte di Abi che dei Consumatori al Governo di un emendamento che consenta l’accesso al Fondo del Ministero dell’Economia a coloro che non riuscissero dopo il Piano  Famiglie a riprendere i pagamenti. “Adiconsum in particolare – sottolinea Giordano –  ha fatto inserire nell’accordo che saranno ricercate congiuntamente tutte le misure utili per sostenere le famiglie che non possono far fronte al proprio indebitamento”. 
 
 


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