Gas, multe, rc auto e autostrade non sono i soli aumenti scattati con l’alba del nuovo anno. A far piangere i nostri portafogli ci penseranno la Tares; le nuove tariffe aeroportuali per Fiumicino e Venezia; il canone Rai; le nuove tariffe per le spedizioni postali e l’aumento dell’imposta sui titoli a altri strumenti. La Tares farà sul suo ‘ingresso’ ufficiale il primo aprile 2013 e porterà un incremento medio del 25%. Le stime concordano tutte: la nuova tassa sarà più cara delle vecchie Tarsu e Tia perchè dovrà finanziare interamente il servizio di igiene ambientale e dovrà occuparsi anche di illuminazione pubblica, manutenzione delle strade. Per questo il Comune applicherà al tributo sui rifiuti una maggiorazione, pari a 30 centesimi al metro quadrato. A pagare la nuova tassa saranno non solo i proprietari di case – come per l’Imu – ma anche gli affittuari dal momento che la Tares si applica a tutti coloro che «occupano o detengono locali o aree scoperte».
I consumatori non l’hanno salutata con favore: “E’ necessario che l’adozione dei piani tributari da parte dei comuni sia sostenibile per i bilanci delle famiglie e che vengano generalizzate le tariffe sociali a fronte delle condizioni critiche in cui versano milioni di cittadini. Considerando poi che, con l’IMU e l’addizionale IRPEF, la fiscalità locale incide per il 30% sulla pressione fiscale complessiva, occorre rivedere urgentemente i decreti attuativi del federalismo fiscale, rendendoli più equi” ha commentato Mauro Zanini, Vicepresidente Federconsumatori.
Anche per chi viaggia le notizie non sono buone. Per effetto delle nuove tariffe elaborate dalla presidenza del Consiglio i passeggeri pagheranno 8,5 euro in più. Batosta anche per chi possiede un televisore (praticamente tutti gli italiani): il canone Rai quest’anno sarà di 113,50 euro con un aumento di 1,50 euro rispetto al 2012. Il canone, come si diceva, è dovuto al mero possesso del televisore e non come un abbonamento alla tv di Stato.
Costerà di più anche spedire una cartolina, una lettera o una raccomandata. Da ieri, infatti, spedire una cartolina costa 10 centesimi in più, da 60 centesimi a 70, una lettera media 50 centesimi in più, da 1,40 a 1,90 euro. Trenta centesimi in più per la raccomandata, da 3,60 euro a 3,30. Brutte notizie anche per i risparmiatori: sui titoli e strumenti finanziari l’imposta aumenta dello 0,05%, dallo 0,10 allo 0,15%.


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1 thought on “2013: anno nuovo, rincari nuovi

  1. Gli aumenti ci cadono addosso senza poter reagire in nessun modo,l’unico sarà quello di votare a tutte le elezioni nazionali,regionali e comunali nel modo più attento ai programmi che presenteranno i candidati alle “poltrone”.Speriamo almeno che gli aumenti serviranno ad ottenere un miglior servizio(cosa di cui dubito sinceramente) e non a rimpinguare le tasche di chi ci impone i sacrifici.Per quanto riguarda le Poste si è tanto parlato della Posta certificata ma,guarda un pò tutte le amministrazioni:Poste,fisco,inps ecc hanno fatto sparire tutti gli indirizzi e-mail proprio per impedirci l’uso della posta certificata e relativa firma,questo è il motivo per cui alla obbligatorietà si sostituì il “facoltativo” Questa è la furbizia tutta italiana.

Parliamone ;-)

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