Settimana immunizzazione, Aifa adotta carta italiana per la promozione dei vaccini
Si è aperta domenica 24 aprile e finirà sabato 30 la Settimana mondiale dell’Immunizzazione, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. “Close the Immunization Gap” è lo slogan scelto quest’anno per promuovere l’obiettivo della Settimana: aumentare gli sforzi per garantire un’immunizzazione quanto più completa a livello mondiale. L’Agenzia Italiana del Farmaco ha aderito proprio i questi giorni alla Carta italiana per la promozione delle vaccinazioni, ideata da TeamVax Italia. La Carta rappresenta una chiamata all’azione e uno strumento di advocacy per offrire, a tutti coloro che desiderano impegnarsi, l’opportunità di sostenere e diffondere l’importanza dei programmi vaccinali.
Molti sono i successi raggiunti in campo immunologico in questi anni: 86 Paesi a basso e medio reddito hanno introdotto 128 vaccini dal 2010; un promettente candidato vaccino contro l’Ebola è stato sviluppato e testato a tempo di record; l’Africa non ha avuto un solo caso di polio dall’agosto del 2014; l’India è stata dichiarata libera dal tetano materno e neonatale e l’America è diventata la prima regione a eliminare rosolia e rosolia congenita.
Nonostante i traguardi conseguiti, però, ancora molte sono le sfide da vincere. Le criticità, secondo l’OMS, riguardano le difficoltà di accedere ai servizi sanitari, la carenza di informazione sull’immunizzazione, un supporto politico ed economico talvolta insufficiente e l’inadeguata fornitura di vaccini in alcune regioni. La vaccinazione, ricorda l’OMS, evita dai 2 ai 3 milioni di morti ogni anno. Tuttavia, circa 18,1 milioni di bambini non ricevono neanche le immunizzazioni basilari.
“L’Agenzia Italiana del Farmaco sostiene l’importanza della profilassi vaccinale contro patologie che possono ancora rivelarsi gravi o mortali”, spiega il Presidente di Aifa, Mario Melazzini. “Gli interventi sanitari messi in atto da molti Stati Europei ed extra Europei hanno consentito di ottenere importanti riduzioni dei casi di malattia (anche superiori al 95%) e se i giovani di oggi non conoscono alcune patologie, come il vaiolo e la poliomielite, è proprio grazie ai vaccini”.
Ma il calo dei tassi di vaccinazione registrato da qualche anno a questa parte rischia di compromettere l’effetto ‘immunità di gregge’: se il numero dei soggetti vaccinati dovesse diminuire al di sotto della soglia minima per scongiurare la diffusione delle malattie. “Il ruolo delle istituzioni per incentivare gli sforzi e vincere una vera e propria battaglia culturale è quindi fondamentale” specificano da Aifa, “I vaccini non devono essere guardati con sfiducia e sospetto da parte dell’opinione pubblica.”
“A chi teme che i vaccini non siano sicuri ricordiamo che, così come tutti gli altri farmaci, anch’essi vengono sottoposti a controlli scrupolosi, anzi a maggiori controlli”, dice il Direttore Generale dell’Aifa, Luca Pani, “Come per tutti i farmaci – anzi, in misura maggiore dal momento che le vaccinazioni sono indirizzate alla popolazione sana – anche per i vaccini vengono garantite qualità, efficacia e sicurezza. Ai genitori, spesso preoccupati per le vaccinazioni cui devono essere sottoposti i loro figli, rammentiamo che anche per i vaccini è sempre possibile prendere visione del Foglio Illustrativo e della Scheda Tecnica aggiornata (disponibili online nella Banca Dati Farmaci sul sito dell’AIFA)”, conclude Pani.