La spending review non travolga la qualità dell’assistenza neonatale: è la richiesta che arriva dalla Società Italiana di Neonatologia (SIN). a congresso a Roma, dove ha presentato il Manuale di certificazione dei punti nascita, che verrà sottoposto al Senato il prossimo 5 dicembre. Fra le richieste dei neonatologi, c’è l’istituzione di una specializzazione infermieristica in neonatologia, finora assente in Italia.
L’assistenza alle madri e neonati è prioritaria nel grande processo di riforma della sanità, la Spending Review non travolga la qualità dell’assistenza neonatale”: questo il messaggio del Congresso Nazionale della Società Italiana di Neonatologia, patrocinato dal Ministero della Salute, che oggi ha eletto il nuovo presidente, il prof. Costantino Romagnoli, ordinario della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e dirigente medico responsabile della struttura complessa di Neonatologia del Policlinico Gemelli di Roma.
Durante il Congresso è stato inoltre presentato il “Manuale di certificazione dei punti nascita”, firmato da oltre dieci Società mediche e Osservatori, che sarà sottoposto al  Senato della Repubblica il 5 dicembre prossimo. Si tratta di “uno strumento che garantirà non solo prestazioni standard elevate ai piccoli pazienti e alle loro madri e la corretta valutazione del rischio clinico, ma anche la migliore gestione del risk management, alla luce dei gravi casi di malasanità verificatisi negli ospedali italiani”. Il congresso è stato occasione anche per ricordare l’importanza dell’allattamento al seno, che si scontra però col fatto di venire praticato in modo esclusivo solo dal 65,4% delle donne e con una preoccupante tendenza allo svezzamento precoce.
 


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