Arriva la seconda edizione della guida Telemedicina Italia, che sarà presentata lunedì a Roma dal Movimento Difesa del Cittadino. Telemedicina Italia 2017 offre ai cittadini e agli addetti ai lavori uno strumento di consultazione dei servizi attivi e fruibili da pc, tablet e smartphone, distinti per Regione, con preziose indicazioni su come e quando utilizzarli. La rivoluzione del digitale sta permeando di sé la sanità e questo ha aperto prospettive nuove anche nella cura della propria salute. Basti pensare alle app che danno un accesso immediato ad  alcuni servizi sanitari.

“La rivoluzione digitale ha coinvolto anche il nostro bene più prezioso ovvero la salute tanto che ad oggi ci sono oltre 165.000 App che possiamo scaricare sul nostro smartphone per avere a portata di click alcuni importanti servizi sanitari – dice Francesco Luongo, presidente del Movimento Difesa del Cittadino – Dalla misurazione della pressione alla prenotazione di visite specialistiche, dal controllo in remoto dei pazienti alla consulenza del pediatra, la telemedicina è ormai una realtà anche in Italia e, secondo il Politecnico di Milano, nel 2016 il 51% degli italiani ha usato un servizio on line in ambito sanitario“. La seconda edizione della Guida Telemedicina Italia è stata realizzata dopo il  monitoraggio di tutti i servizi a livello nazionale e sarà  presentata lunedì 27 novembre a Roma durante un evento organizzato in collaborazione con Federfarma.

“Lunedì presenteremo questa guida di cui sono particolarmente orgoglioso – aggiunge Luongo – perché costituisce un ulteriore passo verso un ambizioso obiettivo, ovvero quello di garantire una adeguata informazione al cittadino, attraverso canali informativi tradizionali ed innovativi che sfruttino la pervasività del digitale. Il mercato della telemedicina ad oggi vale già circa 80 miliardi di dollari e, oltre a Stati Uniti, Cina e Giappone che la fanno da padrone, anche l’Europa si sta muovendo per far sì che questi nuovi servizi si sviluppino nel rispetto della privacy e dei diritti fondamentali dei cittadini. Anche l’Italia è tra le protagoniste di questa nuova frontiera grazie anche al Patto per la E-Health, approvato a luglio 2016 dal Ministero della Salute con la Conferenza Stato Regioni che garantirà un risparmio tra gli 8 e i 10 miliardi di euro l’anno.  Il nostro Paese spende per la Sanità pubblica 115 miliardi di euro l’anno e solo l’1% di questa cifra è utilizzata per investimenti nel segmento “Smart”, in cui operano nel privato oltre 300 Startup nel settore dei dispositivi medicali”. 


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)