Semplificazione dei percorsi per i cittadini che soffrono di incontinenza, integrazione effettiva di tutte le professionalità nel percorso diagnostico e assistenziale, valorizzazione del ruolo dei Medici di Medicina Generale per migliorare l’appropriatezza prescrittiva; necessità di personalizzare la prescrizione degli ausili, che non si traduce in un aumento dei costi, ma al contrario favorisce una riduzione degli sprechi e una razionalizzazione della spesa e garantisce il rispetto della dignità della persona. Questi sono alcuni dei principali risultati emersi nel Seminario di presentazione del Report  “Valutazione civica dei servizi per l’incontinenza in due Aziende Sanitarie” curato dalla Agenzia di Valutazione Civica di Cittadinanzattiva tenutosi venerdì a Roma. All’incontro hanno partecipato le équipe aziendali delle due Aziende Sanitarie oggetto di analisi, (ASL Roma H e AUSL Bologna), il Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici-Cittadinanzattiva (CnAMC), la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale/Società Scientifica Dei Medici di Medicina Generale (FIMMG/METIS), Assobiomedica, Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM), Federazione Associazioni Incontinenti e Stomizzati (FAIS), Cittadinanzattiva Lazio e Cittadinanzattiva Emilia-Romagna, e Fater, partner che ha sostenuto il Progetto.
Nel corso del convegno è emerso, da un lato, l’aumento delle segnalazioni relative agli ausili per l’incontinenza ricevute dal PiT Salute, dall’altro la diminuzione delle risorse in questo settore a causa delle politiche di spending review. A tal fine, secondo Cittadinanzattiva è necessario potenziare l’informazione-formazione ai cittadini utilizzatori, ai familiari e ai caregivers per migliorare la conoscenza delle modalità di accesso e funzionamento del servizi e favorire un corretto utilizzo degli ausili. Organizzare iniziative d’informazione di prossimità che coinvolgano direttamente i MMG e percorsi di educazione pro attiva sulla prevenzione. Impostare una campagna di informazione, anche preventiva, per favorire ruolo attivo nella gestione del proprio percorso di cura e la prevenzione/riabilitazione dei casi meno gravi (empowerment individuale). Queste sono solo alcune delle proposte emerse dal Tavolo di lavoro che è nato venerdì dal Seminario e che verrà realizzato anche al livello regionale al fine di stabilire un dialogo continuo.


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