I medici della Sin, Società Italiana di Neonatologia, non aderiscono allo sciopero di 24 ore dei medici dipendenti del SSN che operano nei punti nascita, proclamato per martedì prossimo dall’organizzazione sindacale FESMED. I neonatologi fanno sapere che resteranno al loro posto, garantendo l’assistenza ai neonati soprattutto nelle Tin, i reparti di Terapia Intensiva Neonatale. Ma condividono le motivazioni della protesta, soprattutto rispetto alla necessità di regolamentare il contenzioso medico-legale, divenuto ormai insostenibile.  
“La Società Italiana di Neonatologia, pur non aderendo allo sciopero, condivide pienamente le motivazioni della protesta, in considerazione della importanza e della gravità delle problematiche rappresentate – afferma il Presidente della SIN Costantino Romagnoli – Le motivazioni della protesta prendono le mosse dalla scarsa attenzione mostrata dal Governo non solo nei riguardi del contenzioso medico-legale, ma anche della incompleta messa in sicurezza dei punti nascita in tutto il territorio nazionale. La sicurezza del percorso nascita e la sua estensione, senza eccezioni, a tutto il territorio nazionale ha sempre costituito un impegno costante della SIN”.
“Concordiamo pienamente – conclude il Prof. Romagnoli – sulla opportunità di invitare il Governo che sarà formato dopo le prossime elezioni ad adottare provvedimenti urgenti per risolvere il problema della estensione dei contenziosi medico-legali, che hanno raggiunto una frequenza insostenibile, fonte di enorme spreco di risorse”.


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1 thought on “Sciopero ginecologi: neonatologi non aderiscono, ma condividono protesta

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