Nel 2011, i ricoveri ospedalieri sono stati complessivamente 10.749.246, in diminuzione del 4,5% rispetto al 2010. Anche guardando il dato delle giornate di ricovero si nota una diminuzione: il 2011 ha fatto registrare quasi due milioni e mezzo di giornate di ricovero in meno (69.417.699). E’ quanto emerge dal Rapporto annuale sull’attività di ricovero ospedaliero relativi alle Schede di dimissione ospedaliera (SDO) del 2011, pubblicato oggi dal Ministero della Salute sul proprio portale www.salute.gov.it. Nel 2011 si conferma la tendenza a migliorare l’erogazione appropriata dell’assistenza ospedaliera: rispetto al 2010 i ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza in regime ordinario sono diminuiti di circa 185.000 unità (-10%) e quelli in regime di day hospital di circa 80.000 unità (-7%).
La principale causa di ricorso all’ospedalizzazione in regime ordinario, pur non costituendo una condizione patologica, è rappresentata dal parto con 316.814 dimissioni. Escludendo il parto, le principali cause di ospedalizzazione sono riconducibili a patologie cardiovascolari (drg 127 – Insufficienza cardiaca e shock) e respiratorie (drg 087 – Edema polmonare e insufficienza respiratoria), interventi chirurgici per sostituzione di articolazioni maggiori o reimpianto degli arti inferiori (drg 544).
Per quanto riguarda l’attività di day hospital, la principale causa di accesso è rappresentata dalla somministrazione di chemioterapia (drg 410 – Chemioterapia non associata a diagnosi secondaria di leucemia acuta) con 1.917.024 di accessi (il 24% del totale). Il Rapporto SDO fotografa l’attività di ricovero e cura per acuti degli ospedali italiani, pubblici e privati, in modo affidabile e completo.


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