Blocco automatico della parte variabile dello stipendio dei Direttori generali e di tutta la Dirigenza; revisione del costo del  personale  medico; Accesso alle prestazioni e liste d’attesa; Integrazione nel circuito CUP di tutte le strutture che erogano servizi sanitari. Sono queste alcune delle proposte formulate dal Codici al prossimo Governo cui si chiede di porre fine alla “politica dei tagli” e di impegnarsi concretamente per “risollevare una situazione sanitaria giunta al limite”.Le altre proposte del Codici riguardano: la riorganizzazione della gestione dell’intramoenia che attualmente  contribuisce decisamente all’allungamento dei tempi d’attesa; il riordino della rete ospedaliera; la riorganizzazione della rete territoriale (per i malati cronici e per i cittadini non autosufficienti si stima che all’incirca il 25-30% dei ricoveri siano impropri); il servizio di emergenza sanitaria 118: riorganizzazione delle strutture e dei mezzi operativi; la mancanza di reali controlli. La società  civile  propone  un organo di controllo  con l’obiettivo di ispezionare il funzionamento del sistema sanitario, sanzionando i responsabile ove vengono riscontrate delle disfunzioni; la spesa farmaceutica: necessaria un’intensa attività di monitoraggio per il controllo delle  prescrizioni,  valutando  la  pertinenza  di  eventuali  “picchi”  di  ricette,  per  scovare  i  fenomeni  di malcostume e comparaggio che rimangono impuniti; le Consulenze: taglio drastico delle onerose consulenze di dubbia utilità.


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