Entro il 31 dicembre, così come previsto dal decreto Balduzzi entrato in vigore qualche giorno fa, un decreto del presidente del Consiglio aggiornerà il Livelli essenziali di assistenza (Lea) per le malattie croniche, per le malattie rare e la ludopatia. I Livelli essenziali di assistenza sanitaria (Lea) sono le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a garantire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di un ticket. I Lea sono stati definiti con il Decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 29 novembre 2001“Definizione dei Livelli essenziali di assistenza”, entrato in vigore il 23 febbraio 2002. I Lea sono organizzati in tre settori: prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale, assistenza ospedaliera. Oltre alle prestazioni incluse nei Lea, è previsto che le singole Regioni possano stabilire ulteriori prestazioni da erogare con stanziamenti propri.
“Vista la disponibilità dichiarata dal Ministro, anche per garantire che questa volta si faccia sul serio, chiediamo che i LEA vengano sì rivisti, ma attraverso la partecipazione delle organizzazioni civiche e delle professioni sanitarie sin dalla fase di studio, e non solo dopo che le decisioni saranno già prese” commenta Giuseppe Scaramuzza, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato, secondo cui “i LEA non devono essere rivisti in una ottica di loro riduzione o al ribasso, ma come effettivo livello minimo essenziale di prestazione che va garantito omogeneamente e indefettibilmente su tutto il territorio nazionale. L’approccio non deve quindi essere meramente economicistico, ma su evidenze scientifiche e civiche”.


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