1.040 milioni di euro è la cifra spesa dalla sanità pubblica per beni e servizi informatici nel 2016 (+9% rispetto al 2017). Tuttavia, il prossimo anno si prevede una contrazione della spesa del 10% le cui ragioni risiedono nella scelta delle Regioni di centralizzare la spesa informatica e nell’incertezza del quadro normativo a riguardo. Un taglio di circa 160 milioni di euro che secondo il 46% dei responsabili IT delle aziende sanitarie e ospedaliere italiane, porterà oltre che ad una riduzione della spesa corrente anche ad un taglio significativo a servizi necessari al cittadino.

Sono questi alcuni dei dati più significativi evidenziati dalla ricerca condotta dall’Osservatorio Netics sul tema dei costi e della spesa necessaria a sostenere il funzionamento e lo sviluppo delle infrastrutture informatiche di Asl e ospedali. Lo studio, diretto da Paolo Colli Franzone – advisor ICT di Forum S@lute – verrà presentato nel corso della due giorni di dibattito su innovazione e salute, sanità e direttrici del cambiamento al via oggi a Roma.

Ricerca, digitalizzazione e welfare saranno i temi attorno ai quali i protagonisti del sistema sanitario discuteranno nel corso della terza edizione di S@lute, il Forum promosso da Forum PA e Allea.

Mentre il sistema nazionale della salute attraversa un percorso di profondo cambiamento – in direzione di una innovazione possibile, sostenibile, misurabile e governata – S@lute vuole essere un momento di confronto tra istituzioni, imprese, università e opinion leader.

“Ci troviamo al crocevia di scelte importanti. La sanità del futuro non può più essere una chimera dal lontano orizzonte, ma la piattaforma di rilancio dell’economia, della ricerca, del welfare pubblico e privato, del vivere quotidiano di tutti i cittadini. La sanità del futuro inizia oggi, da una architettura di scelte condivise, di cui abbiamo bisogno di parlare. Lo faremo a S@lute, affrontando i nodi dei modelli assistenziali, della farmaceutica, dei device medicali, delle biotecnologie, della digitalizzazione”, sottolinea Carlo Mochi Sismondi, presidente di FPA.

Lungo due giornate, S@lute abbraccerà momenti di dibattito legati all’innovazione digitale e dedicherà focus specifici a tre ambiti di lavoro:

  • Ricerca e innovazione nella cura e nel prendersi cura: biotecnologie, terapie personalizzate, avanzate e malattie rare, vaccini, medicina di precisione e di genere, industria 4.0, smart factory e smat working, open innovation, etc;
  • Digitalizzazione: governance, centralità del dato, big data, privacy, sicurezza, Sharing Clinical Data, servizi online, canali “Social”, IoT, etc;
  • Welfare e sicurezza sociale: welfare aziendale, tutele integrative, fondi e tutele assicurative per i professionisti.

Da ultimo, torna anche l’appuntamento con il Premio Innova S@lute: dopo il successo dell’edizione 2016 – chiusa con un bilancio di 102 progetti in gara e 19 premiati –, il contest torna come vetrina per gli innovatori e l’innovazione Made In Italy. Promosso con il supporto incondizionato di Teva Italia, Innova S@lute accoglie progetti che possano rispondere a bisogni vecchi e nuovi, tracciando percorsi non ancora battuti lungo tutta la filiera della salute.


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