La bussola dei diritti. Dispositivi medici e detrazioni fiscali: come usufruirne
Tra difficoltà, ritardi e costi elevati dei farmaci e di alcuni esami, sempre più spesso i cittadini lamentano una difficoltà oggettiva di accesso al servizio sanitario pubblico, dove le principali problematiche in quest’ambito afferiscono alle liste d’attesa e alle esenzioni dei ticket, rispettivamente con un dato stabile al 54,1% per le prime e un aumento dal 30,5% del 2015 al 37,5% del 2016 per le seconde.
Questo il dato dell’ultima relazione Pit salute di Cittadinanazattiva che fa emergere le difficoltà dei cittadini di accesso alle cure. Nonostante la possibilità di detrarre prestazioni sanitarie, esami specifici, medicinali i cittadini risentono della crisi economica e delle difficoltà a essa collegate. In pochi sanno che oltre a medicinali, analisi, visite mediche, interventi chirurgici e prestazioni sanitarie, è possibile la detrazione Irpef del 19 % anche quando si acquistano determinati prodotti sanitari di uso comune, non solo presso farmacie o rivenditori sanitari specializzati, ma anche presso supermercati.
Cosa si intende per dispositivo medico? Secondo il parere acquisito presso il Ministero della Salute e riportato nella circolare dell’Agenzia, sono dispositivi medici i prodotti, le apparecchiature e le strumentazioni che rientrano nella definizione di “dispositivo medico” contenuta negli articoli 1, comma 2, dei tre decreti legislativi di settore (decreti legislativi n. 507/92 – n. 46/97 – n. 332/00), e che sono dichiarati conformi, con dichiarazione/certificazione di conformità, in base a dette normative ed ai loro allegati e, perciò, vengono marcati “CE” dal fabbricante in base alle direttive europee di settore.
Quali sono questi altri prodotti detraibili? I dispositivi medici detraibili sono numerosi motivo per cui per agevolare l’attività dei contribuenti ad individuare i prodotti che danno diritto alla detrazione il Ministero della salute ha fornito un elenco non esaustivo dei Dispositivi Medici (MD) e dei Dispositivi Medico Diagnostici in Vitro (IVD), rappresentativo delle categorie di dispositivi medici di uso più comune che ha allegato alla Circolare 20 E del 13/5/2011 dell’Agenzia delle Entrate –
Sono ricompresi in questo elenco occhiali da vista, lenti a contatto correttive e soluzioni per lenti a contatto, cerotti, bende, garze, siringhe, termometri, apparecchi per aerosol e per la misurazione della pressione arteriosa, kit per le analisi, strisce reattive, contenitori per i campioni, test di ovulazione e di gravidanza, penna pungidito e lancette per il prelievo di sangue capillare ai fini della misurazione della glicemia, prodotti ortopedici come a esempio, tutori, ginocchiere, cavigliere, stampelle e ausili per la deambulazione in generale, prodotti per dentiere come a esempio creme adesive, compresse disinfettanti, materassi ortopedici e materassi antidecubito.
Dove si devono acquistare questi dispositivi medici? Per usufruire della detrazione fiscale l’acquisto può essere effettuato in qualunque tipo di esercizio commerciale, e anche on line, purchè i prodotti sanitari rispondano ai criteri indicati dal Ministero della salute.
Come richiedere l’agevolazione fiscale? Per usufruire dello sconto sulle tasse del 19% è necessario conservare lo scontrino o la fattura da cui risultino i dati fiscali di chi sostiene la spesa del dispositivo medico, con la specifica dicitura “dispositivo medico”, oltre alla documentazione dalla quale risulti che il prodotto acquistato è a marchio “CE”. Tutti gli scontrini e le fatture interessate dovranno poi essere prodotti in originale e allegati alla documentazione necessaria per la compilazione del modello 730 per la dichiarazione dei redditi.
Di Claudia Ciriello