Farmaco Avastin, Federconsumatori: inserirlo fra i medicinali a carico del SSN
Nei giorni scorsi si è pronunciato anche il Consiglio Superiore di Sanità: i due farmaci Avastin e Lucentis sono equivalenti per efficacia e sicurezza nel trattamento della degenerazione maculare senile. Questa la conclusione cui è giunto il Consiglio Superiore di Sanità, cui era stato chiesto un parere dopo la sanzione di 180 milioni di euro comminata dall’Antitrust alle due società farmaceutiche Roche e Novartis per una intesa restrittiva della concorrenza diretta a favorire la commercializzazione del farmaco più caro, il Lucentis. Sono dunque “ingiustificabili ulteriori ritardi nel reinserimento dell’Avastin nell’elenco dei farmaci a carico del Servizio Sanitario Nazionale”, afferma Federconsumatori, che chiede di garantire l’uso del medicinale per le maculopatie e di abbattere ingiustificate differenze di costi fra i farmaci.
Scrive oggi l’associazione: “Sono numerosi i pronunciamenti di autorevoli soggetti con ampie competenze scientifiche, amministrative e giurisdizionali: dall’impegno della Regione Emilia per la continuità delle cure per le maculopatie e la salute dei cittadini, alla nota sentenza dell’Antitrust, dal parere del Consiglio Superiore Sanità che giudica “sovrapponibili” i due farmaci e giudica Avastin e Lucentis parimenti efficaci e sicuri, al decreto Lorenzin che modifica la norma che promuove l’uso di farmaci off label e ne favorisce l’inserimento nella lista di cui alla legge 648/96, fino all’accoglimento da parte del Consiglio di Stato del ricorso della Regione Veneto contro l’ordinanza del TAR Veneto che accoglieva la sospensiva dell’uso di Avastin”. Di conseguenza, ci sono “tutte le condizioni per mettere fine alle polemiche e intervenire sulle non giustificate diversità dei prezzi dei farmaci necessari a garantire terapie e continuità delle cure”.
“Attendiamo dal Ministro, a cui abbiamo rivolto un appello in tal senso, una risposta positiva per tutti i cittadini affetti da maculopatia – aggiunge l’associazione –Chiediamo, inoltre, all’AIFA un sollecito ed utile confronto, anche dal punto di vista commerciale, tra i diversi farmaci per abbattere i costi e garantire il più ampio accesso alle cure e la massima sicurezza. Ciò anche alla luce degli annunci di accordi e licenze di Novartis per un nuovo farmaco anticecità, che richiede uno specifico percorso di confronto commerciale con Avastin”.

viva la libera concorrenza!…i prezzi al pubblico sono determinati ANCHE in base al PRESTIGIO di chi produce ed immette sul mercato. Se così è, sta al consumatore SCEGLIERE, in libero arbitrio!…basta con i TUTORI, non tutti i cittadini necessitano della babysitter!. saluti.