Abolizione superticket, Cittadinanzattiva: “Si passi dalle parole ai fatti”
L’abolizione del superticket viene portata all’attenzione del senatori. Domani infatti sarà data comunicazione all’assemblea del Senato della petizione per l’abolizione di questo balzello, con le 35 mila firme raccolte da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato consegnate nei giorni scorsi in occasione dell’audizione sul ddl Bilancio. “Sull’abrogazione del superticket è necessario passare dalle parole ai fatti per non deludere le aspettative dei cittadini e rilanciare il Servizio Sanitario Nazionale”: così Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva.
Domani, infatti, grazie alla disponibilità del Presidente Pietro Grasso e della Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Emilia De Biasi, sarà data comunicazione all’Assemblea del Senato della petizione per l’abolizione del superticket fatta dall’associazione. Cittadinanzattiva chiede di abolire il superticket in “tassa ingiusta” e denuncia il progressivo spostamento dei cittadini verso la sanità privata.
Il superticket prevede il pagamento di 10 euro su ogni ricetta per le prestazioni di specialistica e diagnostica ma è stato adottato in modo diverso dalle Regioni. Come ricorda Adnkronos, il superticket non si paga in Sardegna, Valle d’Aosta, nella provincia di Trento e Bolzano e in Basilicata. Viene invece applicato il superticket di 10 euro per ogni ricetta medica che abbia un valore superiore ai 10 euro nel Lazio, nel Friuli Venezia Giulia, in Liguria, Marche, Molise, Abruzzo, Puglia, Sicilia e Calabria. In Campania, Piemonte e Lombardia il superticket viene applicato in maniera progressiva all’aumentare del valore della ricetta mentre viene modulato in base al reddito in Veneto, Emilia Romagna, Umbria e Toscana.
“Ci appelliamo al Parlamento, al Governo e ai diversi schieramenti politici che stanno sostenendo pubblicamente la nostra richiesta, affinché si approvino gli emendamenti presentati alla Legge di Bilancio, per l’abolizione del superticket. Ci auguriamo che anche le Regioni sostengano questa misura – dice Tonino Aceti – Con l’abrogazione si rilancerebbe concretamente la sanità pubblica eliminando il paradosso che oggi vede, in alcuni casi, il privato più conveniente del servizio pubblico e si darebbe un segnale concreto di attenzione alla salute e ai redditi dei cittadini. L’abolizione gioverebbe anche alle casse del SSN in quanto alcune prestazioni che oggi risultano più convenienti nel privato rientrerebbero nel canale pubblico con relativo gettito da ticket”.