Salute mentale, in Italia è emergenza per bambini e adolescenti (Foto di Anemone123 da Pixabay)

In Italia fra il 2018 e il 2021 c’è stato un aumento esponenziale delle visite neuropsichiatriche infantili urgenti. Quasi 2 milioni di bambini e ragazzi in Italia vivono con un disturbo di salute mentale ed c’è una crescita preoccupante di disturbi dell’alimentazione, casi di autolesionismo e pensieri suicidari. È il quadro tracciato dalla Società italiana di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza (Sinpia) che sottolinea la necessità di intervenire prima, in età evolutiva. L’allarme dei neuropsichiatri infantili arriva in occasione della Giornata mondiale della salute mentale che si celebra domani, 10 ottobre.

“La salute mentale è un diritto universale”

Nel mondo quasi 1 miliardo di persone, una su otto, vive con almeno un disturbo mentale. E fra bambini e adolescenti c’è un allarme crescente. Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) fra il 10 e il 20% di bambini e adolescenti soffre di disturbi mentali e il 75% delle patologie psichiatriche esordisce prima dei 25 anni, la metà presenta sintomi entro i 14 anni.

La salute mentale è un diritto umano universale”. È questo il centro della Giornata mondiale della salute mentale che si celebra domani, 10 ottobre, volta a sensibilizzare sul tema della salute mentale e, al tempo stesso, a sfatare stigma e pregiudizi che spesso accompagnano chi soffre di patologie psichiche, tanto più se bambino o adolescente.

“La salute mentale è un diritto umano fondamentale per tutte le persone. Tutti, chiunque e ovunque si trovino, hanno diritto al più alto livello possibile di salute mentale. Ciò include il diritto a essere protetto dai rischi per la salute mentale, il diritto a cure disponibili, accessibili, accettabili e di buona qualità, e il diritto alla libertà, all’indipendenza e all’inclusione nella comunità” (WHO).

Avere problemi di salute mentale purtroppo comporta invece ancora violazioni di diritti umani. Come denuncia l’Organizzazione mondiale della sanità, “in tutto il mondo, le persone con problemi di salute mentale continuano a subire un’ampia gamma di violazioni dei diritti umani. Molti sono esclusi dalla vita comunitaria e discriminati, mentre molti altri non possono accedere alle cure di salute mentale di cui hanno bisogno o possono accedere solo a cure che violano i loro diritti umani”.

 

Fonte: World Health Organization

 

Salute mentale, in Italia neuropsichiatria infantile in emergenza

L’allarme dei Neuropsichiatri infantili italiani riguarda la salute mentale di bambini e adolescenti e la necessità di intervenire presto, in età evolutiva, con una individuazione precoce dei disturbi e con azioni di prevenzione.

«È solo ponendo la lente d’ingrandimento sull’età evolutiva, che ha specificità e peculiarità rispetto all’età adulta, che si può intervenire precocemente – evidenzia Elisa Fazzi, Presidente SINPIA, Direttore della U.O. Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza ASST Spedali Civili e Università di Brescia e membro del Tavolo tecnico per la salute mentale presso il Ministero della Salute – La domanda di interventi in questo ambito è in continua crescita, si tratta di una vera emergenza di sanità pubblica con un’inevitabile ricaduta su aspetti sociali, umani ed economici in tutti i Paesi del mondo. Il peso globale dei disturbi mentali in età evolutiva continua a crescere anche in Italia dove i disturbi neuropsichici nell’infanzia e adolescenza colpiscono quasi 2 milioni di bambini e ragazzi, con manifestazioni molto diverse tra loro per tipologia, decorso e prognosi».

Secondo uno studio collaborativo policentrico coordinato dalla Neuropsichiatria Infantile dell’Università di Torino diretta dal Prof. Benedetto Vitiello, Neuropsichiatra infantile di fama internazionale, le richieste di visite neuropsichiatriche infantili urgenti sono aumentate negli anni più recenti. «Abbiamo analizzato i dati di 9 ospedali italiani che hanno raccolto circa 25000 visite neuropsichiatriche urgenti rivolte a bambini e adolescenti dal 2018 al 2021 – commenta Vitiello – e abbiamo potuto registrare un drammatico incremento di visite soprattutto per quanto riguarda i disturbi dell’alimentazione, in particolare l’anoressia, e disturbi quali autolesionismo e ideazioni o comportamenti suicidali, in soggetti in età adolescenziale con una prevalenza del sesso femminile».

Gran parte dei casi di depressione esordisce durante l’adolescenza ma spesso è preceduta da altri disturbi come quello del sonno. Il 59% dei casi di disturbi della condotta alimentare ha tra i 13 e 25 anni di età, il 6% ha addirittura meno di 12 anni. Il suicidio rappresenta la prima causa di morte in Italia tra gli adolescenti (dato 2019)

. A fronte di tutto questo l’impegno del paese è irrisorio e l’Italia è agli ultimi posti in Europa per la quota di spesa sanitaria dedicata alla salute mentale: è di circa il 3,4% della spesa sanitaria complessiva, denuncia Sinpia, a fronte del 10% dei principali Paesi ad alto reddito e con risorse particolarmente carenti per i servizi ospedalieri e territoriali di neuropsichiatria infantile che “in questi anni si trovano ad affrontare una vera emergenza”.


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