
Polveri energizzanti, Ministero Salute richiama Sniffy & Co (Fonte: Ministero della Salute)
Polveri energizzanti, Ministero Salute richiama Sniffy & simili
Il Ministero della Salute ha richiamato le polveri energizzanti Sniffy, Pipps e prodotti simili venduti online per rischi alla salute dovuti al rapido assorbimento per via inalatoria
Rapido assorbimento rischioso per salute: questa la motivazione con la quale, nei giorni scorsi, il Ministero della Salute ha disposto il ritiro,il divieto di vendita e il richiamo dal mercato delle polveri energizzanti Sniffy e Pipps, notificate come integratori alimentari. Contengono una polvere da inalare che ricorda la composizione degli energy drink, come spiega il Fatto Alimentare, e sono prodotti che sin dalla loro immissione in commercio hanno fatto molto discutere per le modalità di assunzione suggerite.
Gli energizzanti in polvere sono venduti in barattoli di plastica da 15 grammi. Le valutazioni del rischio dell’Istituto superiore di sanità riguardano sia la potenza dell’esposizione per via inalatoria sia il rischio di perforazioni e infezioni al naso.
L’allerta consumatori del Ministero cita appunto “il profilo tossicologico degli ingredienti, la stima dei livelli di esposizione ed in particolare il fatto che la via di assunzione consigliata dal produttore (via inalatoria) comporta una potenza relativa della sostanza assunta simile a quella della somministrazione venosa”. E fa riferimento a “quanto riportato dalla letteratura scientifica in merito al potenziale rischio a livello sistemico delle polveri energetiche e della capacità degli ingredienti di irritare le mucose, oltre alla possibilità di effetti indesiderati quali epistassi, infezioni e perforazioni del setto nasale”.
La disposizione, si legge nell’allerta consumatori, “è valida anche per i prodotti similari venduti on-line, aventi le medesime caratteristiche di composizione e di assunzione per via inalatoria”.
Integratori alimentari in polvere da “sniffare”
In questo modo il Ministero della Salute pone l’attenzione su numerosi energizzanti in polvere presenti sul mercato e reperibili anche online che hanno una composizione simile – in genere contengono sostanze come Arginina, Creatina, Caffeina, L-Citrullina, Beta-Alanina, Taurina – e sono presentati “sotto forma di polvere bianca e con chiari messaggi ad assumerla per via inalatoria, anche quando si tratta di polvere da ricostituire”.
“Sia le pubblicità sia le denominazioni – spiega in una nota il Ministero – suggeriscono fortemente l’assunzione per via inalatoria: i messaggi promozionali presenti sui social media ne incentivano l’utilizzo con messaggi fuorvianti indirizzati alle fasce più giovani, con possibili danni di salute ed assuefazione all’assunzione ingiustificata di stimolanti”.
“Considerata pertanto la presenza in vendita on line (Amazon e altri siti) di diversi prodotti energizzanti con la denominazione generica SNIFF, presentati come polveri da assumere per via inalatoria, al fine di tutelare la salute pubblica, soprattutto delle fasce di età più suscettibili, e di proteggere la salute dei soggetti fragili, come le donne in gravidanza, la ex-Direzione generale della prevenzione sanitaria, dopo specifica valutazione del rischio da parte dell’Istituto Superiore di Sanità ai sensi dell’articolo 107 del D.Lgs. n. 206/2005, ha inviato formale diffida alla vendita per tali prodotti”.
Come spiega il Fatto Alimentare, “l’entrata in commercio di Sniffy nel 2024 aveva fatto molto discutere, a causa della sua composizione e dell’allusione al consumo di sostanze stupefacenti”. In seguito, dopo la presa di posizione del Ministero della Sanità francese, i produttori avevamo modificato la modalità di assunzione prevedendo il consumo orale.
Altroconsumo: “Una vittoria anche nostra”
“Un richiamo che per noi è una vittoria, visto che da quando si è iniziato a parlare di Sniffy (e prima ancora che arrivasse in Italia) sosteniamo la necessità di un intervento delle autorità per bloccare la diffusione di questi prodotti (dal momento che si potevano acquistare online su alcuni siti), pericolosi per la salute fisica e mentale dei ragazzi”.
Così Altroconsumo, che aveva segnalato già nel 2024 la criticità di questi prodotti. Le polveri si acquistano soprattutto online e “sui social, in particolar modo, promettono di fornire una sferzata energetica istantanea per le feste e le nottate dei ragazzi”.
A novembre 2024 l’associazione aveva segnalato i rischi di uno di questi prodotti (Pipps) al ministero della Salute. Ne è seguita la richiesta di sospensione di pubblicità fuorviante e il cambio del nome al prodotto. “Ora arriva l’ordine di ritiro e il divieto di vendita dei flaconi da 15 g di Pipps e di molti altre polveri simili. Una svolta positiva e una vittoria anche nostra”, commenta Altroconsumo. Che spiega: “In realtà bisogna stare molto attenti: non solo perché queste polveri evocano l’assunzione di cocaina e banalizzano i rischi della droga, ma anche perché gli effetti collaterali derivanti dall’uso frequente e di dosi elevate non sono affatto noti”.
