L’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha avviato una revisione sulle pillole contraccettive di terza e quarta generazione. L’allerta è arrivato dalla Francia un paio di settimane fa, quando il Ministero della salute ha detto chiaramente che questo tipo di contraccettivi non vanno prescritti come prima scelta, ma solo come dopo un’accurata visita sullo stato di salute della donna e una visita che non ci siano fattori di rischio di trombosi. La Francia ha chiesto all’EMA di capire se sia necessario limitarne l’uso per le donne che non possono assumere altri contraccettivi orali combinati.
In assoluto il rischio di tromboembolismo venoso legato ai  contraccettivi combinati è molto basso (tra i 20 e i 40 casi per 100.000 donne in un anno di utilizzo), ma esso varia tra le diverse generazioni di pillole e quelle di terza e quarta presentano rischi più elevati.
Il Comitato di Valutazione dei Rischi per la Farmacovigilanza (PRAC) dell’EMA valuterà se le informazioni attualmente disponibili sui prodotti forniscano la migliore conoscenza possibile per consentire a pazienti e medici di assumere decisioni sanitarie appropriate. È la prima volta che gli Stati Membri chiedono all’Agenzia Europea dei Medicinali di fornire una raccomandazione per l’intera UE per questi farmaci nel quadro della nuova legislazione di farmacovigilanza. I contraccettivi orali combinati sono tenuti sotto stretto controllo dai sistemi nazionali di farmacovigilanza. “Non c’è quindi alcuna ragione di interrompere l’assunzione dei contraccettivi” fa sapere l’Aifa – Se una donna avesse dubbi, può confrontarsi con il suo medico”. La prossima riunione del PRAC di sarà dal 4 al 7 febbraio 2013 ed avremo i primi aggiornamenti sulla questione.


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