Il Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici (CnAMC) di Cittadinanzattiva e l’Associazione Nazionale Malati Reumatici (ANMAR), insieme ad altre tredici Associazioni di pazienti affetti da patologie reumatiche, hanno scritto al Ministro della Salute e al Direttore Generale dell’AIFA richiedendo formalmente un incontro. Il motivo? Ad oggi sono ancora poche le regioni che hanno dato rilevanza alle patologie reumatiche nonostante il Piano Sanitario Nazionale 2011 – 2013, approvato da oltre 7 mesi – individui le patologie reumatiche come una priorità di sanità pubblica.Tra le principali richieste: l’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), con particolare riguardo all’ampliamento dell’elenco delle patologie croniche – invalidanti esenti ticket e alla revisione del Nomenclatore Tariffario dei presidi, protesi e ausili.un Patto per la Salute 2013 –2015 che non sia penalizzante per i malati cronici, con particolare riguardo alla questione delle esenzioni per patologia, ma che al contrario rappresenti un’opportunità per mettere a sistema un modello di presa in carico delle cronicità multidisciplinare, integrato e senza frammentazioni.
Secondo quanto sostengono le Associazioni, ancora meno sono le regioni che hanno messo in campo strumenti concreti volti a migliorare la presa in carico delle persone, come ad esempio la definizione di percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (PDTA): Puglia e Lombardia. Alcune patologie reumatiche non sono ancora neanche riconosciute formalmente dallo Stato, come ad esempio quelle Osteoarticolari Sieronegative e la Fibromialgia. Una discriminazione inaccettabile che tra l’altro ha anche ripercussioni sulle tasche dei pazienti, poiché per gli esami di monitoraggio delle patologie non riconosciute non è prevista alcuna esenzione dal pagamento del ticket. Insomma ancora molte sono le criticità sulle quali le Associazioni chiedono un intervento delle Istituzioni.
 


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