È entrato in vigore ieri il Decreto ministeriale 13 ottobre 2016 “Disposizioni per l’avvio dello screening neonatale per la diagnosi precoce di malattie metaboliche ereditarie”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che consente di dare avvio allo screening neonatale esteso su tutto il territorio nazionale, con modalità uniformi e di trasferire alle regioni 25 milioni di euro del fondo sanitario nazionale vincolati per tale finalità. È quanto rende noto il Ministero della Salute, sottolineando che lo screening neonatale permette di individuare, con un semplice esame sul sangue del neonato, i bimbi a rischio per alcune malattie congenite per le quali sono disponibili trattamenti e terapie in grado di modificare la storia naturale della malattia.

Il Decreto – spiega il Ministero – contiene indicazioni su: la lista delle patologie, l’informativa e il consenso, le modalità di raccolta e invio dei campioni, il sistema di screening neonatale con gli elementi della sua organizzazione, regionale o interregionale, deputata a garantire l’intero percorso dello screening neonatale dal test di I livello alla presa in carico del neonato confermato positivo, le modalità di comunicazione e richiamo per la conferma diagnostica e la presa in carico del paziente, le iniziative di formazione e informazione nonché i criteri per la ripartizione dello stanziamento. “In tal modo si assicura la massima uniformità nell’applicazione della diagnosi precoce neonatale sul territorio nazionale – prosegue il Ministero della Salute – anche per garantire idonei standard qualitativi, ridurre il numero di richiami dei nati esaminati, ottimizzare i tempi di intervento per la presa in carico clinica e favorire l’uso efficiente delle risorse su adeguati bacini di utenza, anche tramite appositi accordi interregionali”. Lo screening neonatale esteso verrà inserito nei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (lo prevede la legge 167/2016 entrata in vigore il 15 settembre 2016). Appena entrerà in vigore il DPCM dei nuovi LEA, il sistema screening dalla fase sperimentale andrà a regime grazie alla Legge 167/2016 che prevede l’obbligatorietà dello screening su tutto il territorio nazionale.


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