Équipe miste di cittadini e medici per valutare i servizi sanitari, per la prima volta in un’area terapeutica specifica come la Sclerosi Multipla. Parte nel Lazio il primo progetto di Audit Civico sulla Sclerosi Multipla, che verrà realizzato nei prossimi mesi da Cittadinanzattiva Lazio con il supporto di Biogen Idec e coinvolgerà i sei principali Centri Sclerosi Multipla della regione: l’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini (capofila del progetto), il San Filippo Neri, il Policlinico Sant’Andrea, il Policlinico Tor Vergata, il Policlinico Umberto I e il Policlinico Gemelli.
L’obiettivo del progetto è migliorare il percorso assistenziale del paziente, dalla diagnosi all’accesso alle cura fino alla riabilitazione, per una patologia che nel solo Lazio riguarda 5.600 pazienti, seconda regione più colpita dopo la Lombardia, e circa 61.000 in Italia, con un’età media tra i 20 e i 40 anni.
L’Audit civico è un metodo di valutazione del servizio sanitario che mette a confronto pazienti e rappresentati del sistema sanitario stesso, in un’ottica orientata al cittadino. Nel Lazio servirà a monitorare un’area nella quale diversi pazienti hanno segnalato al Tribunale per i diritti del malato difficoltà di accesso ai servizi di diagnostica, alle terapie e alla riabilitazione.
“È la prima volta che lo strumento dell’Audit Civico viene applicato ad un’area terapeutica specifica, quella della Sclerosi Multipla, con l’obiettivo di valutare i servizi sanitari in un’ottica ‘patient-centric’ – spiega Giuseppe Scaramuzza, Segretario Regionale di Cittadinanzattiva – Tribunale per i Diritti del Malato – Il paziente affetto da Sclerosi Multipla è infatti portatore di una domanda complessa che chiama in causa la presa in carico dell’intera persona, non solo della sua malattia, e necessita di una rete di servizi ad alto livello di specializzazione in grado di rispondere a bisogni sia di tipo sanitario che di tipo socio-assistenziale”. Attraverso équipe miste formate da pazienti e sanitari, l’Audit rappresenterà uno strumento di valutazione condiviso volto a far emergere punti di forza e debolezza del servizio sanitario rispetto alle esigenze dei pazienti.
Capofila del progetto è il San Camillo-Forlanini.  “Al Centro Sclerosi Multipla del San Camillo si effettuano più di 2 mila visite neurologiche l’anno – ha detto Aldo Morrone, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini – Sin dal 2007 il nostro Centro ha implementato uno specifico Percorso Diagnostico-Terapeutico-Assistenziale per i pazienti affetti da questa patologia, con l’obiettivo di aumentare la qualità dell’assistenza, ma anche di ottimizzare l’uso delle risorse”.
Con l’Audit si cercherà di arrivare a una valutazione per migliorare l’intero percorso assistenziale del paziente. I risultati dell’osservazione sul campo sono attesi per la fine dell’anno.


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