Inquinamento da PFAS, gli Stati Uniti approvano standard minimi nell’acqua potabile (Foto Pixabay)

Inquinamento da PFAS, gli Stati Uniti approvano limiti stringenti sull’acqua potabile

Giro di vite degli Stati Uniti contro i PFAS o “inquinanti per sempre”. L’Agenzia Usa per la protezione dell’ambiente (EPA) ha stabilito standard nazionali sull’acqua potabile per proteggere la salute di circa 100 milioni di persone. Per PFOA e PFOS la presenza dovrà essere ridotta allo zero tecnico

PFAS a livelli minimi nell’acqua potabile e per alcuni a livello di zero tecnico. Negli Stati Uniti l’Agenzia per la protezione dell’ambiente (EPA) ha emesso il primo standard nazionale sull’acqua potabile per proteggere la comunità – circa 100 milioni di persone – dall’esposizione alle sostanze per e polifluoroalchiliche nocive (PFAS), note anche come “sostanze chimiche per sempre”.

Spiega l’Epa che “ l’esposizione ai PFAS è stata collegata a tumori mortali, impatti al fegato e al cuore e danni immunitari e allo sviluppo di neonati e bambini. Questa norma finale rappresenta il passo più significativo per proteggere la salute pubblica nell’ambito della tabella di marcia strategica PFAS dell’EPA . La norma finale ridurrà l’esposizione ai PFAS per circa 100 milioni di persone, preverrà migliaia di morti e ridurrà decine di migliaia di malattie gravi”.

PFAS nell’acqua

L’Epa sta stabilendo livelli legalmente applicabili per diversi PFAS noti per essere presenti singolarmente e come miscele nell’acqua potabile. La regola stabilisce i limiti per cinque singoli PFAS: PFOA, PFOS, PFNA, PFHxS e HFPO-DA (noti anche come “GenX Chemicals”). Stabilisce inoltre un limite per le miscele di due o più dei quattro PFAS: PFNA, PFHxS, PFBS e “sostanze chimiche GenX”.

Riducendo l’esposizione ai PFAS, si potranno prevenire “migliaia di morti premature, decine di migliaia di malattie gravi, tra cui alcuni tumori e danni al fegato e al cuore negli adulti, nonché danni al sistema immunitario e allo sviluppo di neonati e bambini”, spiega l’EPA.

Le molecole PFOA e PFOS, che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha di recente dichiarato rispettivamente “cancerogeno per l’uomo” e “possibile cancerogeno per l’uomo”, dovranno essere ridotte allo zero tecnico “ Una notizia che segna un importante passo in avanti nella lotta contro l’inquinamento da PFAS”, ha commentato in Italia Greenpeace.

I PFAS o forever chemicals

I PFAS sono noti anche come forever chemicals, sostanze chimiche per sempre. Sono una categoria di sostanze usate fin dagli anni ‘40 per le loro proprietà idrorepellenti, antiaderenti e impermeabilizzanti. Sono difficilmente biodegradabili, permangono nell’ambiente e sono associate a molti problemi per la salute umana.

“La scienza è chiara sul fatto che l’esposizione a determinati PFAS per un lungo periodo di tempo può causare il cancro e altre malattie – scrive l’EPA – Inoltre, l’esposizione ai PFAS durante fasi critiche della vita come la gravidanza o la prima infanzia può anche avere conseguenze negative sulla salute”.

Come spiega ancora l’Agenzia statunitense, tutti i sistemi idrici pubblici avranno tre anni per completare il monitoraggio iniziale di queste sostanze chimiche. Dovranno informare il pubblico del livello di PFAS misurato nell’acqua potabile. Laddove i PFAS si trovino a livelli che superano gli standard stabiliti, dovranno essere fatte azioni per ridurre la presenza di PFAS nell’acqua potabile entro cinque anni.

Cosa prevedono gli standard finali PFAS per l’acqua potabile?

Per PFOA e PFOS, l’EPA sta fissando a zero l’obiettivo di livello massimo di contaminante. “Un obiettivo sanitario non applicabile – spiega una nota dell’Agenzia – Ciò riflette le ultime scoperte scientifiche che dimostrano che non esiste un livello di esposizione a questi contaminanti senza rischio di impatti sulla salute, compresi alcuni tumori”.

L’EPA sta fissando livelli massimi di contaminanti applicabili a 4,0 parti per trilione per PFOA e PFOS, individualmente. Per PFNA, PFHxS e “GenX Chemicals”, sta fissando MCLG e MCL a 10 parti per trilione. Poiché i PFAS possono spesso essere trovati insieme in miscele e la ricerca mostra che queste miscele possono avere impatti combinati sulla salute, l’EPA sta anche fissando un limite per qualsiasi miscela di due o più dei seguenti PFAS: PFNA, PFHxS, PFBS e “GenX Chemicals”.

E in Italia? Greenpeace: “Inquinamento da PFAS emergenza fuori controllo”

È una notizia rilanciata in Italia da Greenpeace che considera il provvedimento degli Stati Uniti contro i PFAS un “precedente importante” che mostra la giusta direzione anche al Governo italiano.

In Italia ci sono molti casi di inquinamento delle acqua da PFAS.

Spiega Giuseppe Ungherese, responsabile della Campagna inquinamento di Greenpeace Italia: «Il Veneto è teatro di uno dei più grandi casi di contaminazione da PFAS al mondo e Greenpeace Italia ha dimostrato la presenza di queste sostanze anche nei corsi d’acqua della Toscana e nelle acque potabili di diversi comuni della Lombardia e del Piemonte, a concentrazioni che, da oggi, negli Stati Uniti sono considerate pericolose per la salute umana. In Italia l’inquinamento da PFAS è un’emergenza nazionale fuori controllo, soprattutto per la mancanza di provvedimenti che limitino l’uso e la produzione di queste sostanze a tutela dell’ambiente e della salute. Per quanto tempo ancora si continuerà a ignorare il problema condannando le persone a subire gli effetti dell’inquinamento? Il governo Meloni segua l’esempio degli Stati Uniti e adotti subito una legge nazionale che vieti l’uso e la produzione di queste pericolose molecole. Non c’è più tempo da perdere: bere acqua pulita e priva di PFAS è un diritto che le istituzioni devono garantire».


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