L’Agenzia Europea per i Medicinali chiede agli operatori sanitari una maggiore prudenza nella prescrizione di Fingolimod, il farmaco ad azione immunosoppressiva utilizzato nelle terapie contro la sclerosi multipla, per ridurre i rischi degli effetti negativi sul cuore.
A seguito di una revisione delle ultime prove della sicurezza del medicinale, il Comitato per i Prodotti Medicinali per Uso Umano (CHMP) raccomanda ai medici di non prescrivere Fingolimod ai pazienti con una storia di malattia cardiovascolare e cerebrovascolare o a coloro i quali prendono già medicinali per abbassare la frequenza cardiaca. Tuttavia, quando in questi pazienti è necessario un trattamento con Fingolimod, bisogna monitorare la loro attività cardiaca almeno durante la notte successiva alla prima assunzione del farmaco e i medici dovrebbero chiedere il parere di un cardiologo su un’adeguata vigilanza.
Fingolimod è stato autorizzato nell’Unione europea a marzo 2011 per il trattamento della sclerosi multipla recidivante-remittente nei pazienti che non hanno risposto al trattamento con beta-interferone o in quelli la cui malattia è in rapido peggioramento. E’ il primo farmaco contro la sclerosi multipla ad assunzione orale. A gennaio 2012, l’Agenzia ha iniziato una revisione sulla sicurezza cardiovascolare di Fingolimod dopo aver ricevuto informazioni relative ad un caso di morte improvvisa di un paziente entro le 24 ore dall’assunzione di Fingolimod per la prima volta. Al momento il CHMP raccomanda ai medici di eseguire il monitoraggio ECG per le 6 ore successive all’assunzione della prima dose, e di considerare la necessità di un monitoraggio più esteso.


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