Federazione Farmacisti: crolla dispensazione vaccini antinfluenzali in farmacia
Forse era inevitabile, data la confusione degli ultimi giorni e il ritiro dal mercato di lotti di vaccini che non sono stati distribuiti ma sono stati comunque ritirati in via precauzionale. Al numero 1500, da poco disattivato, sono arrivate oltre 13 mila telefonate con richieste di informazioni sulla sicurezza dei vaccini antinfluenzali, sul reperimento e sull’approvvigionamento da parte di medici di famiglia e Asl. Fatto sta che, dopo tutto questo, la dispensazione dei vaccini antinfluenzali in farmacia è crollata. A dirlo è la Federazione degli ordini dei Farmacisti italiani (Fofi): i dati forniti dal sistema di rilevazione della spesa farmaceutica indicano una riduzione del 56% rispetto allo scorso anno. “Potrebbe risultare compromessa la copertura vaccinale anche delle persone a rischio”, ha commentato il presidente Andrea Mandelli.
“La dispensazione in farmacia dei vaccini antinfluenzali, nello scorso ottobre, si è più che dimezzata rispetto allo stesso mese del 2011 – ha detto oggi il presidente della Federazione degli ordini dei Farmacisti Italiani Andrea Mandelli – E’ un dato allarmante che, se la tendenza non si inverte, può compromettere la copertura della popolazione, comprese le categorie a rischio indicate dal Ministero della Salute come primi destinatari dell’immunizzazione contro l’influenza”.
Il dato viene da un sistema di rilevazione della spesa farmaceutica, in particolare quella privata, fatta da Fofi insieme alla società New Line. Dal monitoraggio di oltre 3 mila farmacie è stato ricavato il dato sui vaccini. “E’ evidente che su questa tendenza negativa ha pesato la notizia dei ritiri precauzionali dei vaccini di alcune ditte operati nelle scorse settimane – prosegue Mandelli – In realtà, come abbiamo subito fatto presente ai cittadini, usando i vaccini distribuiti nelle ASL e nelle farmacie, non si è mai corso alcun rischio, visto che i controlli, e i ritiri che ne sono seguiti, sono scattati, come è logico, ben prima che i vaccini fossero disponibili alla popolazione. Una forte riduzione della copertura vaccinale della popolazione comporterebbe non solo un aumento delle persone colpite, ma anche delle complicanze, soprattutto per anziani e malati cronici. Insomma, più costi umani e una maggiore spesa, evitabile, per il Servizio sanitario”. La preoccupazione c’è. La diffidenza dei pazienti, a quanto pare, anche.