Carenza amoxicillina, farmacisti: problema serio che mette a rischio l’appropriatezza
La Federazione dei farmacisti italiani interviene sulla mancanza di questo antibiotico di prima scelta per i bambini. La carenza di amoxicillina è un problema serio che mette a rischio l’appropriatezza
La carenza di amoxicillina è un problema serio che mette a rischio l’appropriatezza perché in mancanza del principio attivo si ricorre ad “antibiotici alternativi, meno appropriati”. Dopo l’appello lanciato dai pediatri all’inizio di maggio sulla carenza di questo “antibiotico dei bambini” – quello di prima scelta per tutte le più comuni patologie infettive – arrivano le parole dei farmacisti, che riconoscono il rischio di situazioni di grave criticità per diffusa carenza di amoxicillina.
Carenza di amoxicillina, Mandelli: realtà diffusa e preoccupante
«La carenza di farmaci a base di amoxicillina continua ad essere una realtà diffusa e preoccupante nel nostro Paese, come nel resto d’Europa – ha detto il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI), Andrea Mandelli, intervenendo ieri in un approfondimento tv del TG 4 – Trattandosi di un antibiotico particolarmente indicato per il trattamento delle infezioni respiratorie più comuni, soprattutto nei bambini, è facile intuire il disagio che stanno vivendo i genitori per le difficoltà a reperire il medicinale in farmacia».
«Dalla primavera scorsa – ha aggiunto Mandelli – la Federazione ha allertato il sistema sulla crescente indisponibilità di diverse categorie di medicinali e sul rischio concreto di arrivare a situazioni di grande criticità come quella che stiamo vivendo con l’amoxicillina, acuitasi nelle ultime settimane a causa di un aumento del 50% delle infezioni da streptococco e di scarlattina, soprattutto tra bambini e ragazzi. A ciò si sommano le ormai note difficoltà di approvvigionamento sia del principio attivo necessario alla produzione del farmaco, sia delle materie prime per il confezionamento, come diretta conseguenza dell’epidemia di Covid e dell’attuale scenario geopolitico. In mancanza del principio attivo, aumenta anche l’indisponibilità dei medicinali equivalenti, che determina la necessità di ricorrere ad antibiotici alternativi, meno appropriati».
I farmacisti, ha concluso il presidente Fofi, sono impegnati nel monitoraggio delle carenze, nel sostegno ai cittadini se il farmaco risulta indisponibile, e annunciano che porteranno il problema al tavolo tecnico convocato dall’Aifa per la prossima settimana.
Il caso amoxicillina
La carenza di amoxicillina, farmaco di primo intervento in età pediatrica, persiste dal novembre 2022 ma ora si è aggravata. Già all’inizio del mese l’Associazione culturale pediatri (Acp) insieme alla Sip (Società italiana di pediatria) e alla Fimp (Federazione italiana medici pediatri) ha scritto all’Aifa per denunciare “il caso Amoxicillina” e chiedere di attivare “iniziative efficienti affinché si sopperisca alla carenza di farmaci classificati come “essenziali”.
L’amoxicillina è, come si diceva, l’antibiotico di prima scelta per diverse patologie infettive comuni fra i bambini, sia da solo che insieme all’acido clavulanico. “Questo perché è a basso costo, è efficace e ben tollerato, ha bassi rischi di effetti avversi e soprattutto contribuisce al controllo dell’antibiotico resistenza, di cui l’Italia ha il triste primato in Europa, insieme alla Spagna”, spiegano pediatri.
E se dal 2021 la carenza riguardava alcune formulazioni di uso ospedaliero, da diversi mesi investe invece tutte le formulazioni di amoxicillina, come fenomeno ciclico in alcuni casi e cronico in altri. Ed è un problema serio e grave anche perché in assenza di amoxicillina vengono prescritte alternative terapeutiche inappropriate. Insomma, non l’antibiotico più adatto alla patologia da trattare ma il farmaco che risulta disponibile.