
Coronavirus, la Commissione europea costituisce la prima scorta di attrezzature mediche
La Commissione europea ha deciso di formare la prima scorta rescEU di attrezzature mediche, come ventilatori e mascherine, per fronteggiare la pandemia da Covid-19
«Aiutarsi gli uni gli altri è l’unica via percorribile». Così la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per spiegare la decisione della Commissione che ha istituito la prima scorta di attrezzature mediche, rescEU, per aiutare i paesi europei davanti alla pandemia da coronavirus.
L’Europa dunque comincia a muoversi, dopo un certo ritardo iniziale, con un’azione che si inquadra nell’ambito del meccanismo di protezione civile dell’UE, che rafforza la cooperazione tra gli Stati partecipanti in materia di protezione civile al fine di migliorare la prevenzione, la preparazione e la risposta alle catastrofi.
“Our crisis management structures are mobilised”
Statement by @JanezLenarcic on the creation of the #rescEU stockpile of medical equipment #COVID19 ↓https://t.co/U39PhIy1za
— European Commission 🇪🇺 (@EU_Commission) March 19, 2020
La scorta rescEU
Oggi la Commissione europea ha dunque deciso di costituire una scorta strategica rescEU di attrezzature mediche, tra cui ventilatori e mascherine protettive, per aiutare i paesi dell’UE nel contesto della pandemia di COVID-19.
Dice Ursula von der Leyen: «Costituendo la prima riserva comune europea di attrezzature mediche di emergenza diamo prova concreta della solidarietà dell’UE. Ne beneficeranno tutti gli Stati membri e tutti i cittadini. Aiutarsi gli uni gli altri è l’unica via percorribile».
Le attrezzature mediche di cui si parla nella scorta sono quelle destinate alle terapie intensive, come i ventilatori; i dispositivi di protezione individuale come le mascherine; vaccini e sostanze terapeutiche, insieme a forniture per i laboratori.
La scorta sarà ospitata in uno o più Stati membri. Lo Stato ospitante sarà responsabile dell’acquisizione delle attrezzature. La Commissione europea finanzierà la scorta al 90% e il restante 10% sarà a carico dello Stato. Il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze gestirà la distribuzione delle attrezzature per garantire che siano inviate dove sono più necessarie. Si parte da un bilancio iniziale di 50 milioni di euro, ma 40 devono ancora essere approvati dalle autorità di bilancio.
Sostiene il Commissario per la Gestione delle crisi Janez Lenarčič: «L’UE si sta mobilitando per far arrivare più attrezzature agli Stati membri. Stiamo costituendo una scorta rescEU che consentirà di ottenere rapidamente le forniture necessarie per contrastare il coronavirus. La scorta sarà utilizzata per aiutare gli Stati membri che necessitano di attrezzature per curare i pazienti contagiati, proteggere gli operatori sanitari e rallentare la diffusione del virus. Intendiamo agire immediatamente».
