
Burocrazia da covid, Cittadinanzattiva chiede di semplificare le procedure su farmaci e scuola
Burocrazia da covid, Cittadinanzattiva: semplificare le procedure per farmaci e certificati
Cittadinanzattiva chiede di abbattere la “burocrazia da covid”: semplificare le procedure per i farmaci antivirali, abolire il certificato per il rientro a scuola dopo quarantene e isolamenti
«Numerose sono le difficoltà che nelle ultime settimane i cittadini segnalano ai nostri servizi di assistenza, informazione e tutela e che denotano la cosiddetta “burocrazia da covid”».
È la denuncia che arriva da Cittadinanzattiva sulla base delle segnalazioni che i cittadini stanno facendo su diversi aspetti che investono la gestione “burocratica” del virus, la produzione dei certificati, i green pass da guarigione, la richiesta di produrre un certificato per rientrare a scuola dopo quarantena o isolamento.
Cittadinanzattiva ha scritto al ministro della Salute Roberto Speranza e al Commissario Francesco Paolo Figliuolo per chiedere di abbattere la “burocrazia da covid” e semplificare tutte le diverse procedure.
Burocrazia da covid, le richieste di Cittadinanzattiva
L’associazione chiede nel dettaglio di permettere il ritiro dei farmaci antivirali per il trattamento del Covid-19 presso le farmacie di comunità, oltre che presso quelle ospedaliere.
Chiede di semplificare e uniformare le procedure per il rientro a scuola degli studenti dopo la quarantena, in particolare eliminando ovunque il certificato del medico o del pediatra, che ancora molte scuole continuano a richiedere. E chiede ancora di superare le disfunzioni del sistema che ad oggi non sempre rende disponibile in tempi rapidi il green pass rafforzato, in particolare per chi ha fatto due dosi di vaccino e successivamente è guarito dall’infezione.
Da qui la lettera aperta dell’associazione.

Indispensabile semplificare le procedure
«Numerose sono le difficoltà che nelle ultime settimane i cittadini segnalano ai nostri servizi di assistenza, informazione e tutela e che denotano la cosiddetta “burocrazia da covid” – dice Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva – Difficoltà a districarsi fra le regole, tempi lunghi per uscire dall’isolamento e dalle quarantene, anche a causa della richiesta a volte di certificati inutili e di procedure che variano anche di Asl in Asl o da un istituto scolastico all’altro. È indispensabile infatti semplificare alcune procedure, innanzitutto a vantaggio delle persone e per rispondere al senso di responsabilità che la gran parte di esse mostra da ormai due anni nel contrasto alla pandemia; e nello stesso tempo per alleggerire il sistema, in particolare i medici di famiglia e i pediatri, come anche i dirigenti scolastici, che in queste ultime settimane sono stati messi a dura prova dal rapido diffondersi della variante Omicron».
Antivirali, piattaforma green pass, certificati di guarigione e certificati per il rientro a scuola sono i problemi più segnalati da cittadini e che portano l’associazione a parlare di “burocrazia da covid”.
Farmaci antivirali
Sul fronte degli antivirali per il trattamento di pazienti affetti dall’infezione da COVID-19 non ospedalizzati e con malattia lieve-moderata, «le segnalazioni – dice Cittadinanzattiva – fanno riferimento a cittadini che lamentano la scomodità di andare a ritirare gli antivirali presso le strutture accreditate spesso distanti rispetto alla loro abitazione; inoltre, ci risulta che solo su alcuni siti regionali è presente l’elenco delle strutture regionali accreditate. Potrebbe essere più funzionale ed agevole per i pazienti ritirare i farmaci presso le Farmacie di Comunità che potrebbero essere accreditate secondo la modalità di consegna “per conto”».
Malfunzionamento sul green pass
Le segnalazioni più numerose riguardano però il green pass. I cittadini lamentano malfunzionamenti sulla piattaforma, e fra i casi più ricorrenti segnalano ritardi nella sospensione del certificato verde in caso di contagio di chi ne è già in possesso o mancato rilascio in caso di guarigione.
Altri cittadini, guariti da meno di quattro mesi dal covid e con due dosi precedenti di vaccino, segnalano che il loro green pass vale come green pass base che non gli permette di accedere a molti servizi.
Altro problema burocratico sono i buchi nel sistema di tracciamento e nelle comunicazioni di fine quarantena. I cittadini non riescono a ottenere dal medico di base il certificato di guarigione a causa di mancate comunicazioni da parte delle Asl. E questo crea disagi personali e appesantimento dei lavoro dei medici, anch’essi intrappolati nelle pratiche burocratiche.
Certificati per rientro a scuola
La scuola è sempre uno dei campi dove la gestione è complicata. Cittadinanzattiva chiede di abolire il certificato per il rientro a scuola dopo quarantene e isolamento e di far bastare l’esito negativo del test.
«Non sono poche le famiglie che lamentano difficoltà per far rientrare a scuola i propri figli dopo l’esito negativo del tampone effettuato a fine quarantena – dice Cittadinanzattiva – Le procedure appaiono difformi da istituto ad istituto, anche all’interno della stessa asl di riferimento. Chiediamo che, anche in sinergia con il Ministero dell’Istruzione, sia ribadita la semplificazione ed omogeneizzazione delle procedure per il rientro a scuola degli studenti degli istituti di ogni ordine e grado e sia accettato il test rapido o molecolare negativo senza certificato del medico di base o del pediatra di libera scelta».
