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Coronavirus, attenzione alle fake news

Il coronavirus rappresenta un’emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale. È quanto deciso ieri dall’Organizzazione mondiale della sanità.

«Dichiaro un’emergenza di salute pubblica di interesse internazionale per lo scoppio globale di #2019nCoV, non a causa di ciò che sta accadendo in #Cina, ma a causa di ciò che sta accadendo in altri paesi», ha detto il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus.

 

OMS: fuori dalla Cina, 83 casi in 18 paesi

L’Organizzazione mondiale della sanità ha aggiornato la situazione con parole di incoraggiamento per il comportamento delle autorità cinesi. I dati diffusi a ieri da rappresentanti del ministero della Salute cinese all’Oms parlano di 7711 casi confermati e 12167 sospetti in tutta la Cina. Dei casi confermati, 1370 sono gravi e 170 persone sono morte. 124 persone sono state ricoverate e dimesse dall’ospedale.

L’Oms ha fornito ieri una panoramica della situazione in altri paesi, dove si contano 83 casi in 18 paesi e di questi “sono 7 non avevano precedenti di viaggio in Cina”. C’è stata una trasmissione da uomo a uomo in tre casi fuori dalla Cina, dei quali uno è grave ma non ci sono stati decessi.

Come si diceva, dall’Oms sono arrivate parole di apprezzamento per “l’impegno per la trasparenza” del governo cinese e gli sforzi fatti per contenere il focolaio. «La Cina – ha detto l’Oms – ha rapidamente identificato il virus e ne ha condiviso la sequenza, in modo che altri paesi possano diagnosticarlo rapidamente e proteggersi, il che ha portato al rapido sviluppo di strumenti diagnostici». Per l’Organizzazione mondiale della sanità, dunque, «le misure adottate dalla Cina sono valide non solo per quel paese ma anche per il resto del mondo».

Naturalmente ci sono ancora molti casi ignoti. «Il Comitato ritiene che sia ancora possibile interrompere la diffusione del virus, a condizione che i paesi mettano in atto misure forti per individuare precocemente la malattia, isolare e trattare i casi, rintracciare i contatti e promuovere misure di allontanamento sociale commisurate al rischio».

 

virus in cina
Coronavirus in Cina, oggi nuova riunione dell’Oms

 

Italia: due casi, blocco dei voli

In Italia sono stati confermati invece i primi due casi di infezione da nuovo coronavirus 2019-nCoV. Si tratta di due turisti cinesi ricoverati dal 29 gennaio all’Istituto nazionale per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani”.

Questa mattina ci sarà un Consiglio dei ministri con all’ordine del giorno la “dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili”. In conferenza stampa, ieri, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha confermato i due casi di persone contagiate da coronavirus e ha annunciato la chiusura del traffico aereo da e per la Cina.

«Siamo il primo Paese della Ue che adotta una misura cautelativa di questo genere», ha detto Conte.

È invece rientrato l’allarme per la nave da crociera Costa Smeralda che era stata bloccata a Civitavecchia, nonostante il via libera della Sanità Marittima, perché due passeggeri provenienti da Hong Kong avevano la febbre. Il laboratorio di riferimento dell’INMI Spallanzani ha comunicato che i campioni dei pazienti della nave da crociera Costa Smeralda sono risultati negativi al coronavirus.

 

 

coronavirus iss cibo cinese
Coronavirus e cibo, fonte: Istituto superiore di sanità

 

Aggiornamenti sulla situazione in Italia ci sono nella pagina dedicata dell’Istituto superiore di Sanità, che ha diffuso anche una infografica sul cibo legata al timore di “mangiare cinese”. «Questo virus non si trasmette per via alimentare», rassicura l’Iss.


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