Dalla Corte di Cassazione, sezione lavoro, è giunta una sentenza che farà discutere non poco: la Cassazione ha dato ragione ad un ex dirigente d’azienda, sostenendo la sua malattia (tumore benigno al trigemino) è una malattia professionale poiché è stata causata dall’uso continuo del cellulare per motivi di lavoro. La Corte ha respinto le tesi dell’Inail che ora, trattandosi di malattia professionale, sarà costretta a versare al lavoratore una pensione per una invalidità all’80%.
“Si tratta di una sentenza molto importante e innovativa che apre la strada ai risarcimenti – sottolinea il Codacons – Si tratta di un verdetto che stabilisce un rapporto diretto tra uso del telefonino e insorgenze dei tumori: se ci sono consumatori che usano per molte ore al giorno il telefonino e ritengono che ci possa essere un collegamento con la malattia contratta, ora – spiega il Codacons – hanno la possibilità di intraprendere un’azione legale”.


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