Casa di cura da incubo nel milanese, Lorenzin: “Non abbasseremo la guardia”
Ancora una casa di cura da incubo: questa volta riguarda la struttura Villa Clara di Vaprio d’Adda, nel milanese, che ospita anziani malati, spesso di demenza senile, che pagavano 2.500 euro al mese per essere assistiti. Ma subivano punizioni, insulti, umiliazioni, in un generale clima di violenza fisica e psicologica, come hanno messo in evidenza le indagini condotte dalla Guardia di Finanza che oggi ha posto agli arresti domiciliari due operatrici socio-sanitarie, notificato un provvedimento di interdizione nei confronti delle due amministratrici e responsabili, madre e figlia, e denunciato a piede libero un medico di base e una quindicina di assistenti sanitari e inservienti. I finanzieri hanno accertato che agli ospiti venivano somministrati anche farmaci scaduti o sbagliati perché in assenza di un piano terapeutico. La struttura non è convenzionata con la Regione.
Davanti alle notizie dei maltrattamenti e dei farmaci sbagliati date ai pazienti, ha detto il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin:”Esprimo il mio apprezzamento e la mia gratitudine per l’operazione portata a termine dalla Guardia di Finanza a tutela dei pazienti ricoverati nella Casa di cura di Vaprio d’Adda. Quello che hanno scoperto è orrendo, non si può accettare che in strutture che dovrebbero dare assistenza si verifichino situazioni simili. Nessuno deve permettersi di mettere a rischio la salute delle persone e di offendere la loro dignità pensando che resterà impunito. La salute e il benessere delle persone ricoverate presso strutture per anziani e per disabili mi stanno molto a cuore e non abbasseremo la guardia nei confronti di chi opera al di fuori delle regole. Proprio per questo ho istituito da circa un anno una Task Force permanente Ministero – Carabinieri dei Nas che svolge monitoraggio e controlli incessanti in case di cura e ospedali per garantire la salute psicofisica dei cittadini e abbiamo varato un provvedimento che prevede l’aumento di un terzo della pena per chi compie questi tipi di reati. Voglio che una cosa sia chiara: non consentirò ad alcuno di ledere i principi fondanti di diritto alla salute e di rispetto della dignità della persona e mai e poi mai consentiremo che l’assistenza si trasformi in maltrattamento”.
