Oggi è stata una giornata un po’ diversa per i bambini ricoverati al reparto di oncologia pediatrica del Policlinico Umberto I di Roma. Hanno ricevuto visite importanti. Oltre ai medici, che ogni mattina passano a controllare che tutto proceda bene, in stanza hanno accolto il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e il calciatore della Roma Federico Balzaretti che hanno nominato i piccoli degenti “Capitani coraggiosi”.
Questo è il nome dell’iniziativa che il Ministero della Salute e il Policlinico hanno lanciato con l’intenzione di diffondere un messaggio di fiducia che favorisca la percezione di uno ‘spirito di squadra’ tra i piccoli malati e chi gli sta intorno. Si tratterà di una serie di incontri che coinvolgeranno gli ospedali di alcune città italiane (Torino, Milano e Napoli) e testimonial d’eccezione come i capitani o i calciatori delle rispettive squadre di serie A che daranno la loro disponibilità per questa causa.
Consapevoli delle grandi difficoltà fisiche e psicologiche che questi bambini devono affrontare, gli incontri promuoveranno, quindi, l’idea che in questo difficile percorso i bambini non sono soli, ma hanno al loro fianco medici e amici, che gli vogliono bene e che formano una vera e propria squadra di persone che quotidianamente scende in campo al loro fianco.“Un bambino malato oncologico – ha detto il Ministro- è un bambino che si trova, suo malgrado, ad affrontare un percorso di vita, prima che di cura, che lo allontanerà dal suo mondo di sogni, di fantasie e di spensieratezza e lo avvicinerà ad una realtà difficile, nella quale se è ricoverato si dovrà confrontare anche con la limitazione della libertà”.
Durante la visita al reparto, che si è svolta questa mattina, il Ministro e Federico Balzaretti si sono intrattenuti con le famiglie e soprattutto con i bambini, ai quali hanno consegnato una locandina, simile a quella che gli allenatori usano per disegnare lo schema di gioco, sulla quale potranno scrivere i nomi delle persone che in questo particolar momento della loro vita e in futuro vorranno sempre avere al loro fianco. Alcuni ruoli potranno essere ricoperti dal personale sanitario, altri dagli amici e ai famigliari, e alcune anche ai personaggi famosi che per loro rappresentano un esempio.
“Con questo progetto”, spiega ancora la Lorenzin, “da un lato daremo un contributo alla creazione di condizioni di cura ottimale dal punto di vista psicologico ed empatico, oltre che medico, e dall’altro servirà per raccogliere feedback dai pazienti ed avere informazioni per noi importanti per altre iniziative a loro rivolte”. Il Direttore generale dell’Umberto I, Domenico Alessio, ha sottolineato che quello di oncologia infantile è un reparto molto particolare, diverso per molti aspetti, da tutti gli altri. Qui i bambini ricoverati sono costretti a passare molto tempo ed è per questo che avere attorno un clima che non faccia loro sentire troppo il distacco con il mondo esterno è di fondamentale importanza anche per buona riuscita della terapia strettamente medica. “Abbiamo insegnanti volontarie, abbiamo i clown, abbiamo ludoteche, insomma tutto ciò che serve per contenere la sofferenza anche attraverso questi sistemi”.
Lo sforzo del Policlinico di realizzare un reparto di pediatria all’avanguardia si muoverà presto nella realizzazione della terapia intensiva infantile e della chirurgia pediatrica che renderanno l’Umberto I un polo di riferimento a livello nazionale.
 
di Elena Leoparco


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