La Camera dei Deputati ha chiesto al Governo un impegno concreto per ridurre il consumo e l’abuso di antibiotici.

“Finalmente viene rivolta la giusta e necessaria attenzione ad un problema definito come uno “dei più pressanti ed urgenti di salute pubblica”: l’urgenza di valutare il rapporto tra il consumo di antibiotici e lo sviluppo della resistenza dei batteri presenti nel corpo umano e in quello degli animali”, ha commentato Federconsumatori.

La resistenza agli antibiotici sta aumentando e questo può avere conseguenze gravissime sulla salute della popolazione. Solo in Italia, secondo i dati della Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali) ogni anno muoiono fra 5 mila e 7 mila persone a causa dell’antibiotico-resistenza. E secondo alcune stime, l’antibiotico-resistenza potrebbe uccidere una persona ogni tre secondi entro il 2050. Per questo motivo, “antibiotici: maneggiare con cura” è stato il tema della settimana mondiale degli antibiotici.

Federconsumatori spiega che, per un uso corretto ed efficace degli antibiotici, il recente dibattito svoltosi nella Camera dei Deputati ha individuato e proposto sistemi di sorveglianza e monitoraggio sul fenomeno, risorse per nuovi test diagnostici, campagne di sensibilizzazione dei cittadini, campagne di responsabilizzazione del personale sanitario.

L’associazione ritiene importante l’impegno per la ricerca e lo sviluppo di nuovi antimicrobici, che deve essere accompagnata da una incessante attività per garantire la sicurezza alimentare attraverso controlli e sorveglianza sull’uso illecito di antibiotici e di ormoni della crescita nei mangimi degli animali destinati al consumo umano. Questione di cui si sta occupando anche EFSA, secondo cui “ridurre l’uso degli antimicrobici negli animali da reddito, sostituirli ove possibile e ripensare il sistema di produzione del bestiame è fondamentale per il futuro della salute animale e di quella pubblica”.


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